domenica 18 settembre 2016

Il tormentone delle riforme strutturali

Non si sente parlare praticamente parlare d'altro da anni sui mass media: bisogna attuare le riforme strutturali, che poi significa sempre penalizzare i più deboli. 
Una cosa dannosissima, a sentire i canali di informazione, è la tutela dei lavoratori e lo stato assistenziale. 
Per fortuna c'è anche qualcuno che la pensa diversamente, ed è un premio Nobel per l'economia, si chiama Joseph Stiglitz.
Su l'Internazionale del 26/8/2016 n. 1168 c'è un suo articolo che parla della moneta unica e di come si potrebbe salvarla.
Nell'articolo, Stiglitz prende come esempio paesi come la Svezia e la Norvegia che hanno uno stato sociale generoso e forti tutele per i lavoratori eppure sono virtuosi. Al contrario, alcuni paesi che prima erano tra i migliori dell'Unione dal punto di vista dell'economia, adesso sono in difficoltà e il loro declino non dipende da un cambiamento delle leggi sul lavoro o da un'epidemia di pigrizia
L'articolo poi prende in esame le scelte sbagliate che sono state adottate per curare l'Euro: l'austerità e le maledettissime riforme strutturali con le quali ci ha ammorbato quotidianamente ogni telegiornale. Sono state scelte sbagliate perché hanno aumentato le disuguaglianze e hanno annullato la domanda e la crescita.