sabato 7 ottobre 2023

Classificazione sociologica delle generazioni


 

 Le classificazioni attualmente usate in sociologia per identificare le diverse generazioni delle persone

venerdì 15 settembre 2023

La Reggia di Colorno

Siamo stati alla Reggia di Colorno (Parma) il 3 Settembre 2023. All'entrata si può ammirare lo scalone dipinto in onore di  Napoleone (ci dice la guida che lui non è mai stato qui ma è venuta sua moglie mentre lui era in esilio). La reggia è in stile neoclassico con molti  trompe-l'œil e in stile francese. Prima il giardino della reggia era immenso, 3 km.  nello stile francese poi Maria Luisa l'ha ridimensionato trasformandolo secondo lo stile inglese. All'interno non sono rimasti tantissimi mobili, perché molti sono stati presi dai Savoia, alcuni sono tuttora a Roma nei palazzi delle istituzioni. La reggia è stata usata anche come manicomio dal 1871.  Anche Basaglia è stato qui nella sua missione di abolizione di quelle strutture o comunque semplicemente per la sua professione. C'era un'espressione dialettale che diceva: I vegnan tutt matt par vegn a Colorni. Dopo la seconda guerra mondiale la reggia è arrivata ad ospitare oltre mille malati. Vediamo un salottino molto bello con stucchi rococò del 1757. Tra i vari personaggi che vissero nella reggia c'era anche Ranuccio Farnese, uno dei due personaggi delle statue equestri della Piazza Cavalli di Piacenza. Dopo i Farnese fu la volta di Filippo V di Borbone e poi di suo figlio Ferdinando. Ferdinando era malvoluto in corte e benvoluto tra il popolo, una persona particolare e schiva che non amava la mondanità e studiava l'astronomia. Ferdinando voleva andare in convento ma lo fecero sposare a 14 anni, quando arrivò la moglie, pare che lui non fosse presente ad accoglierla (inolttre pare che preferisse le contadine). La guida ci dice che ha avuto avuto 16 figli, ma che solo 3 erano suoi. Passiamo in una stanza che contiene una collezione di  porcellane di fabbricazione viennese (nell'immagine un particolare di una statuetta).
Ferdinando dedica a San Liborio la chiesa nel complesso della reggia e poi costruisce il Convento dei Domenicani, lì vicino c'è un ponte dedicato a San Giovanni Nepomuceno (quello di Praga). La chiesa di San Liborio è rimasta intatta perché consacrata. Tutto quello che qui è presente è ciò che ha voluto Ferdinando. Nella chiesa sopra all'entrata c'è una tribuna molto grande, Ferdinando entrava e si sedeva nel coro non nella tribuna perché non amava farsi vedere. La tribuna era comunque collegata agli appartamenti nobiliari. Gli appartamenti sono molto belli, in particolare la stanza più alta di Ferdinando con rosa dei venti sul soffitto. La Rosa dei venti prima aveva una barra metallica collegata con una banderuola sul tetto, sensibile ai venti, quindi una specie di lancetta indicava che vento spirava in quel momento.


martedì 29 agosto 2023

Il primo Comune liberato

"La Prefettura di Piacenza?... Il Prefetto Fossa?... Siii?... Qui parla il nuovo Sindaco di Morfasso, il Comandante Selva..."

A quel punto dall'altra parte del telefono il Prefetto riattaccò bruscamente. Il Comandante Selva, che si trovava nell'ufficio dell'ex Commissario di Morfasso circondato dai suoi Partigiani, riappese la cornetta e sorrise. Era il 24 maggio del 1944. Morfasso in quel giorno divenne il primo Comune liberato d'Italia. 

 

Questo brano è tratto da Stuka su Piazza Cavalli Nascita della Resistenza nel Piacentino di Ermanno Mariani - edizioni Pontegobbo. L'immagine è una foto rielaborata del Comandante Selva - Archivio Museo della Resistenza Piacentina

 

venerdì 4 agosto 2023

Kunsthaus Zürich



 Mi è piaciuta molto la visita al Kunsthaus Zürich il museo più grande della Svizzera, a Zurigo. Tra l'altro, un colpo di fortuna inaspettato: il 26 Luglio 2023 il biglietto era gratuito (ho scoperto che il Mercoledì non si paga l'ingresso).

Già prima di entrare, sul piazzale antistante l'entrata del museo,  ci accoglie il faro di Pipilotti Rist, un'artista  svizzera che, nel settembre 2020, ha creato questa installazione, simile ad una  pianta aliena. A me ricorda un po' i tripodi della Guerra dei Mondi (anche se ha solo un gambo), però è molto più colorata, giallo-viola.  Nella sua testa conica ci sono dei fari high-tech che illuminano l'entrata del museo. Dev'essere interessante vederla di sera.

All'interno l'offerta del museo è eccezionale, tra le opere che abbiamo potuto vedere:

L'opera del Canaletto ricevimento dell'ambasciatore al palazzo ducale nella quale si può vedere una Venezia del 1700
Un'esposizione di Giacometti Giovanni e Augusto (quello della Giacometti Halle sempre a Zurigo)

  • Magritte la chambre d'écoute , le Grâces Naturelles
  • Joan Miró Portrait III 1938!
  • Francis Bacon Three studies of the male back
  • Richard Hamilton  interieur I
  • Tinguely con il suo Relief méta-mecanique sonore I. Si può vedere in azione qui il Relief méta-mecanique sonore II: https://www.youtube.com/watch?v=gEp0qw2_s5g&t=2s tanto per avere un'idea della genialità del personaggio.

Tra l'altro nella sala viene riprodotto un video nel quale si vede un'opera, sempre  di Jean Tinguely, una specie di enorme bicicletta molto elaborata, (presente nel museo), piena di cinghie e pulegge, (nel suo stile) che viene guidata, probabilmente a Parigi in mezzo a tanta gente festosa alla presenza di gendarmi perplessi. Tinguely è quell'artista che fa delle opere meccaniche molto divertenti e anticonvenzionali, come quelle che sono funzionanti nella fontana di Basilea.

e poi?

  • Andy Warhol, Big torn, la celeberrima Campbell's soup can
  • Edward Munch Winter in Kragerø
  • Felix Vallotton Des sables au bord de la Loire, molto bello
  • Camille bombois La foret e L'hiver dipinto quasi grafico
  • Picasso con varie opere tra le quali Femme assise au chapeau del 1921

e poi: Van Gogh, Monet, Degas, Renoir e varie opere di De Chirico tra le quali vedo per la prima volta Le muse inquietanti l'opera che fin da bambino mi ha colpito e infine Salvator Dalì con Mujer con cabeza de rosas, sempre eccezionale a mio parere.

Ad un certo punto ci avventuriamo in un mondo alieno, alquanto psichedelico. Ho visto persone che sono rimaste lì in quell'ambiente, sedute a terra e affascinate. Sono ripassato ancora di lì un po' di tempo dopo e quelle persone erano ancora lì, penso che avesse un effetto ipnotico. Sto parlando della Pixel Forest Turicum sempre della Pipilotti Rist (quella artista che ha fatto anche il faro all'entrata). Ne potete vedere un piccolo assaggio nel filmato ad inizio pagina.

E poi poteva mancare Kandinski ? E, tra le tantissime cose,  vediamo anche le opere di Giovanni Segantini, il famoso pittore trentino (quello che ha dato il nome alla Baita Segantini appunto).

Infine segnalo l'opera digitale di Nora Turato un'artista croata che vive ad Amsterdam che pubblica la sua opera nel Kunsthaus Digilab, la potete vedere qui: https://digilab.kunsthaus.ch/de/digitale-kunst/nora-turato

La homepage del Kunsthaus Digital in inglese è qui:  https://digilab.kunsthaus.ch/en


giovedì 18 maggio 2023

Climate change, unprecedented changes

 https://www.ipcc.ch/report/ar6/wg1/resources/climate-change-in-data/

 









negli anni dal 1850 al 2020 il riscaldamento è senza precedenti in più di 2000 anni

martedì 2 maggio 2023

Amsterdam

 

Arriviamo ad Amsterdam il 27/05/2023 verso le 18, è un giovedì. Nel paese è la festa del Re ed è un totale tripudio di musica e giovani che ballano sulle strade a fianco dei canali. In molte delle case caratteristiche, che si affacciano ai canali, sono stati organizzati dei veri e propri dj set col dj che spara musica a tutto volume sulla strada e gruppi di giovani che ballano. Ogni tanto, sui canali passano barche piene gente in piedi che balla e canta a squarciagola.
Passiamo in Piazza Dam, vediamo il Palazzo reale, suggestivo con le sue macchie grigie lasciate dal tempo, in seguito vedremo, nel Rijksmuseum, un'opera che mostra com'era nel 1600.

Venerdì 28/04/2023
Spioviggina e c'è abbastanza freddo. Iniziamo con la visita al Rijksmuseum che avevamo già prenotato online da casa (così bisogna fare perché in caso contrario si rischia di non poterlo visitare). L'edificio esterno ha uno stile storico mentre le parti interne sono moderne. Da vedere assolutamente il giardino esterno, pieno di fori.
Il museo è enorme, con un'offerta di opere da vedere veramente imponente. Tra le tantissime cose vediamo le opere di Théresé Schwartze, un'artista già famosa nei primi del '900. I suoi ritratti all'epoca erano richiestissimi, una vera celebrità, tanto da raggiungere fama mondiale (non facile all'epoca per una donna).
Nel museo c'è il famosissimo autoritratto di Van Gogh, 'Autoritratto con cappello di feltro grigio'. All'epoca del ritratto i suoi fratelli non l'avrebbero riconosciuto, sofferente com'era e senza denti per una malattia. Van Gogh faceva autoritratti soprattutto per esercitarsi.
Notevole la ragazza con kimono bianco di George Hendrik Breitner in una posa che all'epoca doveva apparire erotica. Intorno al 1700 in Olanda era esplosa la moda dell'arte orientale, questo a causa dei commerci con il Giappone.
Nel Rijksmuseum c'è anche un grosso diamante, é il Diamante Banjarmasin; si tratta di un bottino di guerra, proveniente dal Kalimantan, la parte indonesiana dell'isola del Borneo, gli olandesi se appropriarono quando destituirono il sultano. Mi viene un dubbio: e vero o è una copia? Lasciare un diamante così grande esposto al pubblico in una misera bacheca di vetro non è un rischio? Mia moglie mi fa osservare che dev'essere vero, in questo museo c'è un autoritratto autentico di Van Gogh, quindi ci può stare anche un mega diamante.
L'Olanda importava spezie e anche oppio dalle colonie asiatiche e lo Stato alla fine del 19° secolo aveva introdotto il monopolio dell'oppio, si possono vedere esposte le confezioni simili alla stagnola che venivano utilizzate per conservarlo. Una delle colonie olandesi era a Java, ma anche in altre zone asiatiche, infatti nel Rijksmuseum c'è un intero padiglione di opere di origine asiatica, inoltre l'Olanda aveva importanti traffici commerciali col Giappone.
Sentito parlare di pittorialismo? Io mai prima, sono le opere di Eva Watson fotografie fatte con una tecnica chiamata soft focus, in modo da sembrare dipinti.
Gli artisti fiamminghi traevano grande ispirazione dagli italiani, sono esposte le opere di Kruseman che si ispira a Raffaello e inoltre diversi artisti dipingono luoghi italiani, pini marittimi, paesaggi italiani ecc.
Il Rijksmuseum contiene anche la Battaglia di Waterloo, un quadro enorme di Jan Willem Pieneman che ricostruisce fasi della battaglia che vide la disfatta di Napoleone, in realtà la scena centrale è monopolizzata dai comandanti dell'esercito anglo-olandese (i vincitori) e la battaglia è mostrata sullo sfondo).
In una sala del museo, attaccato alla porta di ingresso della sala c'è un enorme pezzo della decorazione di una nave inglese, un bottino di guerra dell'esercito Olandese.
Camminando per le sale, arriviamo alla Biblioteca più grande dell'Olanda completata nel 1881, molto bella .The Regents of the Spinhuis and Nieuwe Werkhuis, Amsterdam
Karel du Jardin (1626-1678), olio su tela del 1669. Anche questo è un dipinto di grandi dimensioni del 1699. Rappresenta la scena di un messaggero che porta una lettera ed interrompe un consesso dei dirigenti di una casa di correzione femminile. Molto suggestiva la scena e molto efficaci gli sguardi dei rettori che vengono interrotti.
Citizen in power! La repubblica delle sette provincie. Nel 1651 morì il Re Guglielmo I in modo improvviso. Cinque provincie decisero di non nominare alcun regnante. La Dutch Republic diventò una nazione senza Re e la casa degli Orange sembrava fosse finita. Tutto il potere e la gestione degli interessi economici passarono nelle mani dei cittadini. Uno dei fautori di questo nuovo corso fu
Johan de Witt of Dordrecht figura chiave nella politica della Repubblica delle Sette Province Unite, nel già nominato periodo d'Oro. Purtroppo nel 1672 Guglielmo I d'Orange prese il potere e de Witt e suo fratello furono uccisi in modo cruento.
Nel museo l'opera The Ridezaal of the Binnehof during the great assembly of 1951 di Bartholomeus van Bassen rappresenta l'assemblea che sancì questa decisione. Una particolarità di questa opera è che una parte della stessa è dipinta su una ribalta metallica incernierata a una tavola con il motto latino della Repubblica Olandese che significa 'L'unione fa la forza'. Quando lo sportello viene sollevato, la stanza appare vuota
Ricchissima la collezione del museo anche per gli oggetti d'arredamento e oggetti dell'epoca, ci sono bauli con intarsi di rame e tartaruga, tavoli con intarsi preziosi del 1700, molti oggetti d'oro, case delle bambole antiche, cabinet in avorio, oggetti intarsiati con pietre dure e perfino le
Wall guns, delle e antiche armi da muro da appoggiare alle mura difensive per poter essere usate, praticamente un prototipo delle mitragliatrici pesanti (non oso pensare al rinculo che dovevano avere).
Tra le opere particolari ci sono i quadri di Adriano Coorte, che dipinge oggetti della vita quotidiana come un mazzetto di asparagi, però lo fa molto bene queste opere sono modernissime.
E poi arriviamo alle opere di Rembrandt van Rijn, una delle superstar fiamminghe (come Van Gogh) Rembrandt: I sindaci dei drappieri praticamente dei funzionari che controllavano la fattura dei drappi e tappeti che ci guardano dritti negli occhi, come se li avessimo interrotti, incredibilmente espressivo; Autoritratto come San Paolo dove Rembrandt ha usato il proprio volto per raffigurare il personaggio biblico con la luce che spunta da una finestra. La sposa ebrea nel quale si vede il sentimento tra due sposi. Una delle opere più apprezzate di Rembrandt. Si chiama la sposa ebrea perché prima si pensava che i personaggi fossero padre e figlia, col padre che benediva la figlia che stava per sposarsi.

 Cimone e Pero è l'opera di Willem Drost che fu il pupillo di Rembrandt. Il mito di Cimone e Pero  tratta della storia di una figlia, Pero, che allatta segretamente il padre, Cimone, dopo che lui è stato incarcerato e condannato a morte per fame. la cosa viene scoperta da un secondino, ma questo atto di pietà impressiona carcerieri che concedono il rilascio del padre, ed è rappresentato come un grande atto di pietas.
Nel museo infine c'è un grande quadro di Rembrandt famosissimo, la Ronda di notte, che ha un uso della luce spettacolare. L'opera è protetta da una enorme vetrata e c'è una enorme apparecchiatura che scansiona la tela, monitorando la deformazione e le fratture della stessa.

Il massacro degli innocenti è un'opera cruenta, che mostra uomini nudi che sgozzano bambini, è la rappresentazione del massacro degli innocenti di Erode. L'autore è Cornelius van Haarlem. Se vi capita di notare un cappello bucato questo è il cappello di Ernst Casimir, un comandante dell'esercito olandese al quale gli spagnoli spararono  in testa senza ucciderlo.
Altre due opere formidabili, sempre di Rembrandt: An old woman reading  e Jeremiah lamenting the destruction of Jerusalem.
Uscendo dal museo ci capita di vedere l'altro lato della stazione del treno, modernissima con una struttura di copertura in acciaio e vetro colorato e l'acqua subito lì vicino, cosa che non ti aspetti. 

Girando per la città (bellissima) di Amsterdam si scoprono cose molto particolari, un giro nel quartiere a luci rosse, è ovvio, con tutte le vetrine con i neon rossi, ce ne sono vie intere, e le donne (molto belle). Amsterdam è un paese così tollerante e libero che tu puoi trovare una via
Prostitute immediatamente vicina alla Chiesa Vecchia.
Cambiamo decisamente argomento con Il quartiere Bejinhof (il quartiere delle beghine), chiuso dalla case in stile olandese e con un prato verdissimo. Assaggiamo gli stroopwafels, un dolce tipico fatto con un wafer farcito di caramello all'aroma di cannella, da non perdere. 


Sabato 29/04/2024, è una bella giornata di sole e scopriamo l'area museale esterna del Rijksmuseum, è bellissima e piena di fiori. Saliamo sul battello per una piccola crociera sui canali di Amsterdam. Il comandante al microfono, ci informa che ci sono le audioguide in tutte le lingue e prende amichevolmente in giro in giro la lingua tedesca, questo significa che loro si sentono diversi anche se a noi i due linguaggi sembrano quasi uguali.
Si naviga sui canali, Amsterdam ha più canali di Venezia. Si tratta di una rete idrica di canali che risale al 1700. All'epoca l'Olanda con la Compagnie delle Indie aveva le colonie e commerciava con diversi paesi asiatici ed era leader nel commercio dei bulbi dei tulipani, (era la cosiddetta Età dell'Oro) e così Amsterdam è diventata una città fiorente e ricchissima, tanto che aveva problemi gravi di sovraffollamento. Per questo è stata escogitata cintura dei canali che ha permesso di incrementare del quadruplo lo spazio vivibile, rubando la terra al mare. I Polder sono i caratteristici campi circondati da un argine, si tratta di terra sottratta al mare che fu resa coltivabile. Nel giro in barca passiamo attraverso la Chiusa di Haarlem fatta per evitare l'invasione del mare in caso di inondazioni, il mare aperto allora era ancora collegato (ora la chiusa non è più usata ma la struttura è rimasta). Purtroppo nel corso degli anni, spesso si verificavano tempeste ed inondazioni, che distruggevano in modo devastante le colture. Inoltre i Polder allagati non potevano più essere utilizzati per svariati anni a causa del sale marino. Negli anni '30 iniziò la costruzione di un'opera immensa: la diga Afsluitdijk lunga 32 km e alta più di 7 metri e che è anche un'autostrada sulla sommità dell'argine, e che ha risolto il problema del mare.
Le case che caratterizzano la città di Amsterdam sono molto strette in facciata perchè venivano esatte le tasse in base alla larghezza della facciata dell'abitazione. Molte di queste case infatti sono strettissime davanti e poi si allargano.
Amsterdam è stato tempio dell'illuminismo, da sempre qui c'è libertà, tolleranza. La religione non invade la vita pubblica, l'Olanda è un paese libero da pregiudizi religiosi, il 47% degli adulti, secondo le statistiche dichiara di non riconoscersi in alcuna religione anche se ci sono belle chiese cattoliche. Nel nostro giro in battello, passiamo sotto all'Omomonumnt, un ponte rosa eretto a testimonianza della tolleranza e della libertà della città di Amsterdam nei confronti delle minoranze lgbt+
La nostra barca arriva davanti al Felix Meritis costruito nel 1788, in epoca illuminista. Il Felix Meritis è stato pensato per accogliere scienziati, artisti, imprenditori e intellettuali, un circolo culturale di altissimo livello. Oggi al Feliz Meritis si tengono concerti, incontri, convegni, mostre e altro ancora.
E poi ancora: la Casa delle teste, un edificio in stile rinascimentale che ha sei teste sulla facciata. La leggenda dice che le teste erano appartenute a sei ladri che sono stati sorpresi dal cuoco mentre cercavano di rubare in casa. Il cuoco decapitò i ladri, uno ad uno, col coltello del pane. In realtà rappresentano gli dei: Apollo, Cerere, Mercurio, Minerva, Bacco e Diana.
La Rode Hoet, altro bellissimo palazzo, pare che le case venissero arricchite da simboli e insegne per renderle distinguibili, prima che venisse introdotto l'uso dei numeri civici. Ad Amsterdam alcune persone abitano su barche, ormeggiate lungo i canali, sono le Houseboat, ma non sono solo abitazioni, ma anche birrifici, locali, addirittura un allevamento di galline. Attualmente l'amministrazione pubblica di Amsterdam non concede più permessi per ormeggiare queste imbarcazioni e quindi sono molto ambite.
Uno dei grattacieli di Amsterdam è la Torre Adam che è stata di proprietà della compagnia petrolifera Shell fino 2009. Nel 2012, la torre è stata riqualificata ed ora è sede di uffici ed attività. Sul tetto della torre Adam c'è l'altalena più alta d'Europa, a sbalzo nel vuoto a 100 mt. di altezza. La voce della guida racconta che il Canale del mare del nord, ovvero la via che consente il traffico delle navi fino al porto di Amsterdam, in un certo periodo era pieno di limo, per questo il Re fece scavare a mano con le pale per riaprirlo, occorsero  10 anni di lavoro, con gli operai che erano in condizioni pietose, vivevano in capanne di rami, legno, terra e paglia.
Il Muziekgebouw è jazz sull'acqua.
Il Muziekgebouw è un palazzo modernissimo sull'acqua, avveniristico, tutto vetrate, qui la musica è l'elemento fondamentale. Il Muziekgebouw raccoglie ogni genere di strumento, dal theremin ad ogni tipo di strumento etnico, è la sala da concerto principale di Amsterdam.
Scivolando sull'acqua con la nostra barca, incontriamo una nave verde enorme, sembra un transatlantico: è il Nemo, il museo della scienza progettato da Renzo Piano, sopra il Nemo ha un terrazzo enorme con giochi d'acqua per i bambini. Dentro ci sono avanzatissimi strumenti didattici per insegnare la scienza ai bambini.
Il Waterlooplein, era un mercato ebraico, durante il nazismo è stato smantellato e le case del quartiere sono state saccheggiate oppure qualcun altro se ne è appropriato. Ora il mercato è stato ripristinato, ma ha perso il carattere ebraico. Arriviamo al Ponte Blu, chiamato così perché un tempo era colorato di blu, ora è un ponte levatoio e poi il Ponte Stretto, chiamato così perché una volta era talmente stretto che a stento potevano attraversarlo due persone a piedi nello stesso momento. La leggenda dice che fu finanziato e fatto costruire da due sorelle che abitavano ai 2 lati del canale per potersi visitare. Vediamo poco dopo il Teatro Carrei, costruito da Oscar Carrei un famoso circense e poi l'Hamstelhotel, l'hotel più famoso e più caro dei Paesi Bassi costruito nel 1876, ha ospitato la Regina Elisabetta e i Rolling Stones, dentro ci sono i rubinetti d'oro.

Dopo la crociera sui canali ci dirigiamo alla Basilica di San Nicola fatta da Adrianus Cyriacus Bleijs (1842-1912) in stile neo barocco ispirato proprio alla controriforma (contro i protestanti) e all'architettura romana. Il 17 marzo 1885 venne posta la prima pietra. Lateralmente c'è una grande Via crucis fatta da artisti olandesi ispirati allo stile italiano.

domenica 16 aprile 2023

Brixia ora Brescia



 
Arriviamo a Brescia il 16 aprile 2023 e troviamo un rinoceronte appeso con alcune cinghie alle porte di Piazza Vittoria. E' l'opera dell'artista Stefano Bombardieri, si intitola Il peso del tempo sospeso. Sembra che l'artista si sia ispirato ad una scena del film di Fellini E la nave va dove un rinoceronte malato viene caricato su una nave sollevandolo con alcune cinghie. Pare che l'installazione dovesse restare a Brescia per 2 anni.


Visitiamo la Cattedrale di Santa Maria Assunta che viene chiamata anche Duomo Nuovo con il suo interno imponente e con la sua cupola interna. Tutto è bianco di marmo e stucchi e la luce che entra prende un colore bianchissimo quasi azzurrino.

Camminando, vediamo che il centro di Brescia, nelle vie che vanno da Piazza Della Loggia fino al castello, è tutto costellato di pietre d'inciampo dedicate alle vittime del terrorismo e della violenza politica, è chiamato Percorso della memoria.  

Dalle alture del castello si vede un bel panorama della città con i suoi grattaceli, come la Torre Skyline in acciaio e vetro sulla sommità.

Visitiamo il Duomo vecchio, bellissimo con la sua forma circolare, anche l'interno semplice ma affascinante. Bellissima anche la cripta. Scopriamo che in questo luogo (proprio nella cripta del Duomo vecchio) gli uomini del CLN  si riunivano a organizzare la lotta antifascista.

Bella anche la Chiesa di Santa Maria della Carità.
Improvvisamente, gironzolando ci troviamo davanti alla meraviglia del Tempio Capitolino incredibile testimonianza della presenza dei romani a Brescia.

Andiamo al Museo di Santa Giulia, museo archeologico molto interessante pieno di reperti, dalla preistoria ai tempi moderni, che è anche sito culturale Unesco, dove abbiamo visto, tra le tante cose, le Dracme d'argento e anche la Croce di Desiderio che è una delle opere di oreficieria conosciute, tutta tempestata di pietre preziose e la Lipsanoteca di Brescia, un cofanetto tutto di avorio destinato a contenere reliquie. Nel complesso del museo c'è la Chiesa di Santa Maria in Solario con gli affreschi di Floriano Ferramola e la Chiesa di San Salvatore. Il museo fu fondato come monastero nel 753 d.C.

Mi piacciono molto le installazioni multimediali del museo, fatte con un tipo particolare di giochi di luce e animazioni minimali proiettate sulle pareti.

Molto belle Piazza della Loggia, la Chiesa di San Francesco e la Chiesa di Sant'Agata

venerdì 31 marzo 2023

Un manuale di istruzioni da usare subito - articolo di Internazionale


L'ultimo rapporto dell'Ipcc ribadisce che il pianeta sta andando incontro a una
catastrofe senza precedenti, ma elenca anche le soluzioni con cui è possibile scongiurarla. Siamo sull'orlo del baratro. Le attività umane stanno alterando il
clima a un ritmo che non ha precedenti da migliaia di anni, con effetti catastrofici e spesso irreversibili. Le vite di miliardi di persone sono già colpite, e continuare a emettere gas serra aggraverà i rischi per la produzione alimentare, l'approvvigionamento idrico, la salute umana, le economie nazionali e la sopravvivenza di gran parte del mondo naturale.
Ma l'umanità può ancora fare un passo indietro, a patto di ridurre drasticamente
le emissioni in ogni settore. Le soluzioni sono molte e possono essere messe in atto
immediatamente. Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc),
il 20 marzo ha pubblicato il riassunto di otto anni di lavori, nutre ancora una tenue speranza che sia possibile limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi in più rispetto al periodo preindustriale, a condizione di un sussulto internazionale. "La bomba a orologeria climatica continua il suo conto alla rovescia, ma questo rapporto rappresenta una guida pratica per disinnescarla, un manuale per la sopravvivenza dell'umanità", ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.
Il documento, redatto da 93 scienziati, è la sintesi più completa della scienza climatica che dovrebbe guidare l'azione politica mondiale. L'Ipcc vi ha riassunto le
tre sezioni del suo rapporto di valutazione (pubblicate tra il 2021 e il 2022 e dedicate alle basi fisiche del riscaldamento, ai suoi effetti e alle soluzioni) e i tre rapporti speciali che hanno affrontato le conseguenze di un riscaldamento di 1,5 gradi, gli effetti sulla terraferma e quelli sugli oceani e sulla criosfera, chiudendo un percorso avviato nel 2015. Nonostante contenga considerazioni già note, la sintesi e il suo sommario per i responsabili politici sono stati concordati dai rappresentanti dei 195 paesi che fanno parte dell'Ipcc solo di una lunga settimana di discussioni a Interlaken, in Svizzera. Come sempre, le trenta pagine sono state negoziate riga per riga con gli autori.
Il documento lo ribadisce in modo categorico: le attività umane hanno "inequivocabilmente" provocato il riscaldamento globale. Tra il 2001 e il 2021 la temperatura media è stata più elevata di circa 1,1 gradi rispetto al periodo 1850-1900. Le attività umane, in particolare l'uso di combustibili fossili e la deforestazione, producono emissioni di gas serra che aumentano ogni anno. Nel 2019 hanno raggiunto i 59 miliardi di tonnellate. Le emissioni variano da un paese all'altro, ma dipendono in gran parte dal livello di ricchezza. La concentrazione di gas serra nell'atmosfera ha raggiunto livelli mai visti da due milioni di anni per quanto riguarda l'anidride carbonica e da ottocentomila anni per il metano. I fenomeni climatici estremi (ondate di caldo, siccità, alluvioni) sono diventati più frequenti e intensi. Lo scioglimento dei ghiacciai e l'innalzamento del livello dei mari stanno accelerando.

Oggi quasi la metà della popolazione umana (tra 3,3 e 3,6 miliardi di persone) vive in "luoghi molto vulnerabili al cambiamento climatico". Milioni di Persone sono esposte ad un'insicurezza alimentare acuta. Circa metà della popolazione mondiale subisce una grave mancanza d'acqua per almeno una parte dell'anno. Gli eventi estremi hanno provocato l'aumento della mortalità e favorito le migrazioni e la diffusione delle malattie. Le comunità più povere sono anche le più colpite, perché hanno meno strumenti per affrontare l'emergenza, come hanno dimostrato re-
centemente i danni provocati dal ciclone Freddy in Malawi.
A soffrire sono anche le specie animali e vegetali, vittime di episodi di mortalità di massa.
Progressi insufficienti
Le leggi e le misure per ridurre le emissioni sono molto più numerose oggi che nel 2014, quando è stato pubblicato l'ultimo rapporto di sintesi dell'Ipcc, ma spesso non sono all'altezza del problema. Nell'ultimo decennio solo diciotto paesi sono riusciti a ridurre le emissioni. E la tendenza è preoccupante. Se gli impegni presi saranno rispettati, il pianeta andrà verso un
riscaldamento di 2,5 gradi entro la fine del secolo. Se invece si proseguirà con le politiche attuali, la temperatura aumenterà di 2,8 gradi.
L'Ipcc constata alcuni progressi nell'adattamento al cambiamento climatico, ma anche questi restano insufficienti, soprattutto nei paesi a basso reddito che non hanno accesso alle tecnologie e ai finanziamenti necessari. "La maggior parte delle misure di adattamento è frammentaria, progressiva, settoriale e ripartita in modo disuguale tra le diverse regioni", si legge nel rapporto, che sottolinea anche l'aumento del "cattivo adattamento". È il caso della costruzione di dighe costiere, che proteggono le persone e le proprietà ma aggravano l'erosione e danneggiano
gli ecosistemi naturali.

Il rapporto indica che alcuni limiti all'adattamento sono già stati superati o sono sul punto di esserlo. Gli abitanti delle piccole isole, per esempio, non possono più gestire l'innalzamento delle acque a meno di superare una serie di problemi finanziari, politici e tecnologici. Una parte degli ecosistemi - barriere coralline, foreste tropicali, regioni polari - ha ormai raggiunto il punto di non ritorno. 

Il peggio deve ancora arrivare, ma siamo ancora in tempo per frenare il disastro. A breve termine (2021-2040) il riscaldamento proseguirà in ogni caso, e la soglia degli 1,5 gradi dovrebbe essere superata all'inizio del prossimo decennio. Ma le nostre azioni attuali determineranno la dimensione dello squilibrio climatico a lungo termine. Se le emissioni fossero ridotte drasticamente, la temperatura globale potrebbe aumentare di 1,4 gradi tra il 2081
e il 2100, che salirebbero a 2,7 gradi nello scenario intermedio e a 4,4 gradi in quello peggiore. Anche se molti scienziati danno per spacciato l'obiettivo degli 1,5 gradi, la climatologa Valérie Masson-Delmotte, copresidente del gruppo 1 dell'Ipcc, ritiene ancora che quel traguardo abbia senso: "La tappa successiva sarà mantenere il riscaldamento il più possibile vicino agli 1,5 gradi".
Come l'Ipcc continua a ribadire, ogni frazione di grado ha un'importanza enorme e si traduce in eventi climatici estremi più intensi e frequenti. Il'perdurare delle emissioni causerà perturbazioni più gravi nel ciclo dell'acqua, un'accelerazione dello scioglimento dei ghiacciai, un peggioramento dell'acidificazione e della deossigenazione degli oceani, un calo della produzione agricola e una minore efficacia dei pozzi di carbonio come foreste e oceani, che assorbono attualmente metà delle emissioni.
Alcuni cambiamenti sono irreversibili. L'innalzamento del livello dei mari, per esempio, proseguirà per secoli o millenni sotto l'effetto del riscaldamento dell'acqua e dello scioglimento delle calotte polari. In base ai diversi scenari, entro il 2100 il livello degli oceani potrebbe subire
un innalzamento compreso fra trenta centimetri e un metro. L'Ipcc sottolinea il rischio di oltrepassare punti di non ritorno come la destabilizzazione della calotta polare antartica. "Le scelte che faremo in questo decennio determineranno il nostro futuro, ma avranno anche conseguenze millenarie", spiega Valérie Masson-Delmotte.
L'ultimo spiraglio
La finestra per evitare gli effetti peggiori della crisi climatica "si sta chiudendo rapidamente", ma secondo l'Ipcc possiamo ancora sfruttarla. Per restare entro gli 1,5 gradi, le emissioni nette di anidride carbonica dovrebbero diminuire del 48 per cento rispetto al 2019 entro il 2030, per poi
azzerarsi all'inizio degli anni cinquanta.

Per rimanere sotto i due gradi il calo dovrebbe essere del 22 per cento, con l'azzeramento netto all'inizio degli anni settanta. In ogni caso il picco massimo dovrà essere raggiunto "al più tardi" nel 2025. Come riuscirci? Prima di tutto bisogna ridurre in modo "sostanziale" l'uso di combustibili fossili, soprattutto in assenza di tecnologie per il sequestro e lo stoccaggio dell'anidride carbonica (Ccs). "Le infrastrutture fossili già attive consumano l'intero carbon budget per gli 1,5 gradi", sottolinea Masson-Delmotte. È necessario chiudere le centrali prima del previsto e accelerare l'impiego di energie a basse emissioni, a cominciare dal fotovoltaico e
dall'eolico, già molto accessibili. Le tecniche per la rimozione dell'anidride carbonica dall'atmosfera (Cdr), soprattutto l'afforestazione, sono definite essenziali per limitare il riscaldamento a 1,5 gradi e per tornare sotto questa soglia dopo averla superata, ma il loro impiego su vasta scala solleva "problemi di fattibilità" e "rischi sociali e ambientali", soprattutto riguardo all'uso delle terre. Il rapporto elenca nel dettaglio le possibili soluzioni: ripensare le città, gestire le colture in modo più sostenibile, modificare l'alimentazione, sviluppare le auto elettriche. Proteggere il 30-50 per cento delle terre, delle acque dolci e degli oceani contribuirebbe a mantenere il pianeta in salute. Adottare rapidamente queste soluzioni ridurrebbe i danni del riscaldamento globale e porterebbe benefici per la salute e l'economia. Il rapporto evidenzia l'importanza di aumentare i fondi per il clima, insufficienti soprattutto nelle economie in via di sviluppo, e di introdurre politiche giuste ed eque.
Tutti i paesi devono "spingere subito sull'acceleratore", ha sintetizzato António o in Guterres, che ha chiesto a quelli più ricchi di anticipare l'azzeramento delle emissioni nette al 2040. Il segretario dell'Onu vuole che i governi rivedano al rialzo i loro impegni in vista della conferenza mondiale delle Nazioni Unite sul clima (Cop28) che si aprirà a novembre a Dubai. In quell'occasione sarà stilato un primo bilancio degli sforzi singoli paesi dopo l'accordo di Parigi del 2015. La valutazione si li 1,5 baserà anche sul rapporto dell'Ipcc. "Ogni stato dev'essere parte della soluzione", ha concluso Guterres. "Se ci si aspetta che poi siano gli altri ad agire per primi sarà l'umanità ad arrivare ultima".
Internazionale 1504 | 24 marzo 2023 23

L'immagine è una scena del film Interstellar di  Christopher Nolan

lunedì 6 marzo 2023

Collezione Ferrarini - Nicoli, Castello di Bardi

 

E' stato sorprendente scoprire una mostra permanente nel Castello di Bardi, la collezione Ferrarini - Nicoli. 

Si tratta di una raccolta di opere, molte delle quali sono opere dipinte durante il cosiddetto Realismo Socialista, anni 1948-1958, ma che in pratica durò sino alla fine degli anni ’70.

Molto interessante la storia che ha portato alla realizzazione della collezione. 

Vittorio Ferrarini ha vissuto a Praga negli anni '90 ed ha iniziato ad acquistare dai rigattieri queste opere, che a quei tempi venivano disperse o addirittura bruciate, mentre ora hanno acquistato un valore notevole.

 

 

lunedì 13 febbraio 2023

Piacenza e i suoi segreti

 

Si chiama così il tour guidato che Arte e Musei organizza a Piacenza e al quale abbiamo partecipato il 12 Febbraio 2023. Tra l'altro abbiamo scoperto la Basilica di San Savino che è molto bella.

L'appuntamento è in Piazza Duomo. Il Duomo è dedicato all'Assunta e Santa Giustina, infatti all'interno ci sono le reliquie di Santa Giustina. Il Duomo di Piacenza è stato eretto nel 1122. Nel 1117 c'è stato un terremoto e la chiesa preesistente era crollata. Il Papa, Paolo III Farnese ha iniziato i lavori e  abbellito piazza. I nobili del tempo erano avversi ai Farnese, infatti attuano una congiura uccidono Pierluigi Farnese accoltellandolo e buttandolo da una finestra Probabilmente c'era uno scontro di potere per il controllo della ricchezze di Piacenza, ricchezze che erano in gran parte dovute alla posizione di Piacenza come snodo tra il centro e il nord dell'Italia (come ora).
Il Duomo è un'espressione dell'arte romanica e sono occorsi 100 anni per terminarne la costruzione. Il Campanile è stato fatto in un secondo momento (si nota) e presenta in alto, una gabbia di ferro, messa lì da Ludovico Sforza per imprigionarvi coloro che commettevano reati gravi. In alto sul campanile c'è il famoso Angil dal Dom (angelo del Duomo). Non ci sono scritte sulla facciata del Duomo, come sempre avviene nell'arte medievale, perché a quel tempo nessuno sapeva leggere. Ci sono però diversi elementi decorativi che chiunque poteva capire. La porta a sinistra è la  Porta del paradiso così chiamata perché da lì uscivano le salme dei defunti dopo la messa.  In alto, sopra la porta di sinistra è rappresentata l'annunciazione, cioè nascita di Gesù. Al centro della decorazione della porta sono rappresentati i segni zodiacali ad arco. Al centro dell'arco è rappresentata la mano di Dio che tutto dispone. Nella porta di dx ci sono scene della vita di Gesù.
L'interno del Duomo di Piacenza è caratterizzato da Pilastri possenti e c'è una sovrapposizione stilistica romanico - gotico dovuta al lungo tempo necessario per terminare l'opera. Su ogni colonna ci sono le Formelle dei Paratici, che costituiscono la firma delle corporazioni che hanno contribuito a finanziare la costruzione.C'è la formella dei
i calzolai, dei venditori di stoffe, dei pellegrini ed anche quella della Via Francigena, la strada che dal regno dei Franchi e arriva fino a Roma e poi in Terrasanta. C'è anche una formella, su uno dei pilastri a destra, nel mezzo della chiesa che simboleggia il senso di accoglienza, infatti vi è rappresentato un uomo anziano che cura una ragazza dai tratti asiatici. Sono rimasti solo alcuni affreschi, molti sono stati fatti sparire nelle ristrutturazioni, esiste un Affresco del 2200 che rappresenta San Cristoforo, San Giorgio e Sant'Antonino. Sant'Antonino (patrono di Piacenza) figlio di cristiani, proveniva dall'Egitto e fu martirizzato a Travo. Il Duomo è stato adattato per aderire alle nuove tematiche scaturite dal Concilio di Trento (la risposta della chiesa cattolica ai movimenti protestanti) è infatti c'è una presenza ed una esaltazione dell'Assunta, in alto ci sono affreschi del Guercino che non abbiamo potuto visitare. La Cripta è un ambiente ambiente antico, risale nono secolo. E' caratterizzata da 108 colonnine, c'è come un bosco di colonnine, tutte con capitelli istoriati e vi sono conservate le famose reliquie di Santa Giustina. Le cattedrali al tempo dovevano contenere le reliquie per costituire un richiamo per i pellegrini e i visitatori, infatti esisteva un vero e proprio commercio di reliquie.

La Basilica di San Savino. La prima chiesa di San Savino fu distrutta dai Barbari e venne successivamente ricostruita nel luogo attuale nel Giardino Merluzzo. La facciata della chiesa di San Savino è del '700, non c'entra con l'interno che è romanico puro. Nel 1107 ci sono testimonianze storiche che confermano che la chiesa esisteva già. La chiesa è dedicata a San Savino II che era il Vescovo di Piacenza. A quei tempi il luogo era una zona zona paludosa.   All'interno della chiesa troviamo mosaici  con segni zodiacali, associati alle attività dei contadini. La chiesa, come già detto, è un gioiellino di arte romanica, vi si trovano i capitelli istoriati del 12° secolo con anche elementi celtici. Pavimento è stato rifatto, è della fine 800 ed è stato fatto ad onde con i pesci che sono un simbolo di cristo ma anche elementi di alchimia, il pesce è anche il simbolo della pietra filosofale e richiama il motivo del pavimento della cripta. Il crocifisso è del 12 secolo. Il Significato del mosaico è la tematica del tutto scorre e nessuno, se non il Re, ne ha il controllo. Ai lati sono rappresentate le virtù cardinali, giustizia. La Saggezza è rappresentata come una partita a scacchi, la forza con un combattimento. In questo luogo c'è contaminazione con la cultura dei nordici (barbari) che non sono stati solo invasori ma hanno portato anche il loro stile e la loro cultura.
Nella Cripta troviamo un mosaico a pavimento che rappresenta i 12 mesi e i segni zodiacali associati alle attività dei contadini. Ad esempio nel riquadro del mese di aprile c'è un ariete e un contadino che controlla la crescita delle piante. Il mese di luglio è rappresentato con il cancro e contadino che miete ecc. Il motivo del pavimento è ad onde tra le quali fluttuano alcune sirene che rappresentano il peccato. Su internet si può vedere il mosaico ricostruito.

Due date importanti per la città di Piacenza sono il 1095,  quando partì la  crociata dalla Chiesa di Santa Maria di Campagna e il 1183 quanto l'Imperatore Federico Barbarossa prese accordi per concedere l'autonomia ai Comuni, infatti Piacenza è successivamente nominata primogenita, all'epoca del nascente regno d'Italia, le dogane sono abolite.

Ci spostiamo a Palazzo Landi (ora sede del Tribunale). La famiglia Landi era una famiglia potente di Piacenza composta da Agostino Landi, sua moglie Giulia e dai figli. Il portale del palazzo è molto bello, non c'è lo stemma della famiglia Landi, è stato tolto perché Agostino ha preso parte alla congiura per assassinare Pierluigi Farnese. Il matrimonio tra Agostino Landi e Giulia è un matrimonio di interesse ma nonostante questo è stato un matrimonio anche d'amore tanto che i due hanno 7 figli. Pare che Landi fosse spietato con i propri nemici ma molto tenero con Giulia. Giulia muore a 30 anni. Una leggenda dice che il fantasma di Giulia ha infestato il palazzo Landi. Nel 1555 Agostino viene ucciso da un Farnese per vendetta. I diari di Agostino sono conservati a Roma.  Da segnalare, sulla facciata del palazzo a destra, un fregio in terracotta con elementi classici.

Piazza Grande, ora Piazza Cavalli. Piazza grande, in seguito alla posa delle due statue equestri, fatte dallo scultore Francesco Mochi nel 1600 e commissionate da Ranuccio Farnese,   si chiamerò Piazza Cavalli.  Le due statue equestri barocche rappresentano appunto: Alessandro Farnese, condottiero e Ranuccio Farnese che vuole esprimere il buon governo. La statua di Ranuccio è più più statica, l'altra più innovativa. Ranuccio quando fa costruire le statue non gode di buona fama, inoltre era epilettico e schizofrenico. L'amante di Ranuccio,  Claudia Colla di 15 anni, viene incoraggiata dalla madre a proseguire nel rapporto con Ranuccio per questioni di ambizione. Nascono due figli da questa unione. Ranuccio però sposa un'altra donna per interesse, e con questa non riesce ad avere figli, per questo sospetta  Claudia di stregoneria. Entrambe le donne vengono inquisite e confessano, ovviamente sotto tortura,  atti di stregoneria. Verranno messe al rogo per questo. Interessante nella pavimentazione della Piazza un segno che, secondo alcuni, traccerebbe il passaggio del 45° parallelo. In realtà sembra che l'incisione serva a tenere sempre in asse l'ago della meridiana che si trova di fronte, sulla facciata del Palazzo del Governatore (ora sede della Camera di Commercio) e voluta da colui che l'ha creata: l'astronomo Gianfrancesco Barattieri

Il Palazzo Gotico. Nel 1280 Alberto Scoto o Scotti, signore di Piacenza, fa costruire il Gotico. Il Gotico, che è stato palazzo comunale, presenta arcate a sesto acuto nello stile gotico e in alto una merlata Ghibellina (lo Scoto era infatti un Ghibellino). Interessante la piccola statua della Madonna, incorporata nella facciata, chiamata dai piacentini in dialetto la Madonna dal bigul (la Madonna del bigolo). L'evidente riferimento all'organo sessuale maschile è dovuto alla provenienza della statua che era in una costruzione, in seguito demolita, che ospitava una casa di tolleranza. Dopo la demolizione del postribolo, la statua è stata conservata e inserita nella facciata del Palazzo Gotico. Interessante notare che la facciata del Gotico non è in Piazza Cavalli ma a sinistra dov'è il rosone.
Nel 1300 avvenne una pestilenza e i lavori di costruzione del palazzo palazzo non furono terminati. Di fronte al Gotico c'è il Palazzo del Governatore, che sulla facciata mostra statue di divinità classiche, e una meridiana.
Il Palazzo dei Mercanti, attualmente la sede centrale del Comune di Piacenza,  è stato sede delle corporazioni. Nel 2013 una leggenda parla di una presenza inquietante nel Palazzo dei Mercanti: un uomo con un lungo cappotto, attribuita dalle credenze popolari ad un parlamentare dell'unità d'Italia. Addirittura pare sino stati fatti intervenire degli indagatori dell'occulto (una sorta di Ghostbuster) che però non hanno trovato nulla.

Il Palazzo delle Poste, davanti al quale terminiamo il nostro tour, è stato costruito nel 1910 ed evoca il Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Anche qui, la facciata è tutta ricoperta da tantissime bugne o decorazioni piramidali. Interessante notare un ramarro, scolpito sopra ad una bugna più o meno vicino all'entrata e l'ape, sempre su una bugna, in alto, sotto al cornicione, tutto a sinistra alla fine del palazzo. I piacentini sono avvezzi a toccare il ramarro perché pare sia di buon auspicio.

lunedì 16 gennaio 2023

Grandi pulizie

 

Anche in un ambiente maestoso come il coro della Grande Moschea di Cordova in Spagna, ogni tanto bisogna passare il mocio. Foto del 18 maggio 2022 scattata con cellulare Samsung A71

Haloween a Grazzano


 Festa di Halloween 2022 a Grazzano Visconti, un carnevale macabro e divertentissimo, pieno di famiglie e bambini che si divertono, criticato da qualcuno, ma perchè? Cellulare Samsung A71

Esibizione al Bascherdeis


 Artista israeliana che letteralmente giocava col fuoco al Bascherdeis di Vernasca nell'anno 2012. Scattata il 29 Luglio alle 22:15, la poca luce dava risalto ai giochi di fuoco. Fatta con Samsung WB550 con sensibilità a ISO 640

domenica 15 gennaio 2023

Un paesaggio dai colori morbidi


 Scattata sul finire dell'estate, la mattina presto nella campagna dell'Appennino Piacentino con una compatta Samsung WB550

Valtidone Festival


 Musicisti impegnati in un concerto della Rassegna Valtidone Festival a Cicogni di Pecorara. L'immagine è del 31 Luglio 2005 scattata con una Olympus Camedia Master digitale

Andar per castagne

 

Un'arrampicata su di un castagno serve a far cadere i ricci per poi raccoglierli e farci le caldarroste. Diapositiva scattata con una Pentax 1000 negli anni '80.