mercoledì 21 settembre 2022

Più a nord

Arrivati a Zurigo il primo settembre 2022. La città è modernissima, quasi fantascientifica con i palazzi del quartiere finanziario Europalee. Lì si trovano le sedi di Google e delle banche svizzere. Nel centro della piazza, in una depressione della pavimentazione, gli spruzzi di alcune fontanelle creano un micro laghetto in centro città. L'aspetto è modernissimo. A Zurigo vediamo negozi come il Satoshi Home dedicato al mondo dei Bitcoin, con delle ASIC esposte in vetrina con le loro ventole che girano. Zurigo nelle classifiche di Forbes è la seconda città più cara al mondo. Qualche esempio? 3 hamburger e due birre 86 Franchi (all'epoca di questo post il Franco Svizzero e l'Euro sono quasi equivalenti). Zurigo è anche una città universitaria piena di giovani, nel suo politecnico, ha studiato prima, ed insegnato poi Albert Einstein. In questa città la mobilità e sempre più elettrica, le Tesla non si contano e neppure le bici elettriche, le mamme attaccano alla bicicletta un carrettino con a bordo i bambini da portare a scuola o all'asilo. L'amministrazione pubblica di Zurigo scoraggia l'uso delle auto private (3 giorni di parcheggio costano quasi 90 Franchi), molto meglio usare i mezzi, che sono estremamente puntuali, frequentissimi e pulitissimi (nello stile svizzero), anche se un biglietto da Oerlikon (il quartiere dove soggiorniamo) per il centro della città costa 8 Franchi. Visitiamo il Parco MFO, dove un tempo sorgeva la Maschinenfabrik Oerlikon (MFO). Adesso c'è una struttura di acciaio che sostiene numerose piante rampicanti, come una specie di giardino verticale, molto innovativo e moderno. E' possibile salire su un terrazzo superiore dove spesso si tengono eventi culturali. La MFO era una fabbrica svizzera di locomotive. Nei giorni seguenti visitiamo la Chiesa di Grossmünster, la cattedrale di Zurigo. Questa chiesa è un luogo testimonianza delle riforme protestanti promosse da Uldrych Zwingli ed Heinrich Bullinger sulla base di quelle di Martin Lutero. In queste chiese protestanti non esiste altare e l'elemento fondamentale della funzione religiosa è il sermone che viene fatto dal parroco dal pulpito. I patroni della chiesa sono Felix e Regula. Narra la leggenda che gli attuali patroni fossero stati decapitati, perché perseguitati come cristiani e subito dopo avrebbero preso la propria testa e avrebbero fatto trenta passi per indicare il luogo nel quale volevano essere seppelliti.
Visitiamo poi la chiesa di Fraumünster con le sue vetrate fatte da Mark Chagall. L'interno di questa chiesa è piuttosto spoglio, prima pare fosse molto decorata, nello stile cattolico ma poi in seguito alla alla confessione calvinista ed alle riforme è stata resa essenziale come previsto dalle dottrine protestanti. Dal 1520 il movimento iconoclasta toglie tutte le immagini e gli altari (come predicava Uldrych Zwingli). Vediamo la statua enorme di Carlo Magno, ferita dalle intemperie ed ora messa al riparo nella cripta della chiesa. Le Origini di questa chiesa risalgono all'853 d.c. Qui si formò una comunità monastica suore benedettine. I patroni erano sempre San Felice e Santa Regula (Felix e Regoula) , qui son state rinvenute lo loro tombe romane. La comunità era gestita dalle badesse Ildegarda e Berta che erano le figlie del Re Ludovico il Germanico. Con la riforma 1524 Katarina Von Zimmer - la badessa dell'epoca -  ha donato tutto al Comune. Siamo sempre in una chiesa calvinista, quindi molto sobria,  il centro non è l'altare ma il pulpito, perché massima importanza è la parola di Dio. Prima la messa era in latino, in seguito veniva parlata in tedesco perché i fedeli potessero capire. Le prediche (i sermoni) dovevano appassionare i fedeli in accordo con le dottrine di Luthero. Erano aboliti i pellegrinaggi, i santi, il celibato, le offerte per le indulgenze e anche i monasteri. Nella chiesa c'è un organo molto bello, la canna principale è alta 10 mt. e produce le note basse, la più piccola è circa 1 cm. e genera gli acuti. Questo non è il primo organo originario della chiesa perché esso andò distrutto in seguito alla riforma propugnata da Zwingli (che considerava gli organi degli inutili orpelli che distraevano i fedeli). Notare che questo aspetto estremo delle dottrine di riforma vennero portate avanti da Zwingli anche se lui stesso era un musicista e sapeva suonare 7 strumenti. Nella chiesa ci sono vetrate molto belle fatte da Mark Chagall che le realizzò alla veneranda età di 90 anni, e sono state inaugurate nel 1970. Notare che Chagall era un artista famoso ormai a livello mondiale e che aveva già realizzato vetrate in tutto il mondo per chiese e sinagoghe, anche a Gerusalemme. Nella chiesa c'è un'altra vetrata di vetrata di Augusto Giacometti che era un artista svizzero. Secondo un'altra leggenda, Dio inviò un cervo davanti a Berta e Ildegard e questo che indicò loro la strada per pregare. In quel luogo venne costruito il Fraumünster. Sembra inoltre che le spoglie dei Re Magi siano state qui. Rimangono anche le tracce di un affresco dei Re Magi, ormai quasi invisibile. Le reliquie dei Re Magi erano nella Chiesa di S. Eustorgio a Milano poi nel 1264, Barbarossa si impossessa delle stesse e le consegna al suo cancelliere, per fare in modo che egli le portasse a Colonia. I Milanesi (non molto contenti della cosa) si misero sulle tracce del Cancelliere e cercarono di impedirgli di passare le Alpi. Il Cancelliere, per eludere i suoi inseguitori cambiò continuamente  percorso e passò anche a Zurigo per nascondere le preziose reliquie in una torre del Fraumünster, alla fine, riuscì a giungere Colonia. Domenica 4 settembre passiamo il pomeriggio lungo il fiume Limmat, la giornata è bellissima e qualcuno si immerge nelle sue acque pulitissime. Intorno un grande parco verde accoglie tantissimi turisti e abitanti di Zurigo e famiglie con tanti bambini che giocano.

Monaco di Baviera 5/9/22

Arriviamo a Marienplatz, la piazza principale di Monaco. La vista del palazzo municipale, il Neue Rathaus (Nuovo Municipio), tutto infiorato è incredibile. Sulla torre del palazzo c'è il Glockenspiel, un carillon (il più grande della Germania) che si aziona tre volte al giorno. Visitiamo la Frauenkirche, la cattedrale di Monaco. All'ingresso della chiesa si trova la cosiddetta Teufelstritt o “impronta del diavolo”. La leggenda racconta che il diavolo sarebbe entrato nella chiesa per ridicolizzarla, in quanto non si vedeva alcuna finestra. Infatti, se si guarda verso l'altare, le colonne delle navate nascondono alla vista qualsiasi finestra. Il diavolo fece un passo in avanti, vide le finestre e dalla rabbia sbatté talmente forte il piede da lasciare un'impronta. La cattedrale ha 2 imponenti campanili da 100 mt. di altezza e spicca nella vista del panorama cittadino.
Facciamo un giro nel Viktualienmarkt, un mercato permanente nel cuore di Monaco con banchi di frutta, funghi e tantissimi prodotti. Ci sediamo a mangiare i wurstel con i crauti e anche la spalla di maiale, lo Schweinshaxe,  con il cavolo. Mi danno un boccale di birra enorme, ma è veramente buona e va giù che è un piacere.
Visitiamo poi la Chiesa di San Gaetano o Theatinerkirche tutta bianca e barocca, elegantissima. Nella guerra mondiale fu bombardata e subì molti danni, ma venne restaurata in poco tempo. Nel pomeriggio facciamo un giro a piedi per l'English Garden. L'English Garden è una distesa enorme che parte dal centro di Monaco e arriva fino alla periferia. E' uno dei parchi cittadini più grandi del mondo come il Central Park di New York e l'Hyde Park di Londra. La giornata è calda e il parco è pieno di gente che si distende nei prati e che fa il bagno nei fiumi e negli stagni pulitissimi. Alla sera nella la città è molto vivace, passiamo nel Padiglione di Dianatempel nel giardino di Hofgartennel e lì dentro tante coppie si scatenano in boogie-woogie. Più tardi
in Marienplatz un gruppo di quattro ragazzi ucraini, con strumenti ad arco si esibisce e raccoglie molti applausi suonando brani classici, ma anche Viva La Vida dei Coldplay. Il giorno dopo Visitiamo la Residenz Monacense per la quale, ci rendiamo presto conto, ci sarebbero voluti due giorni di visita, tale è la vastità e la abbondanza di opere d'arte e di ambienti decorati in modo sfarzoso. Colpisce la sala dell'Antiquarium, chiamato così perché la sala, grandissima, era destinata in origine per raccogliere una collezione di opere d'arte dei sovrani. In seguito fu destinata a sala da pranzo dei sovrani. Pare che questa sala fosse aperta alla corte dei sovrani durante il pranzo degli stessi in modo che i membri della corte potessero entrare e vedere i regnanti che pranzavano, trasformando il momento del pranzo in un evento pubblico.


Arriviamo a Salisburgo verso le 18 del 6 Settembre 2022

 Kapitalplatz è la piazza centrale e ci accoglie con la sua gigantesca palla dorata, sopra alla quale c'è in piedi un uomo che ad un primo sguardo sembra vero. E' un monumento dedicato dallo scultore Stephan Balkenhol al pasticciere Paul Fürst che ha inventato i famosi cioccolatini di Salisburgo Le palle di Mozart. Questa è la città natale del musicista. Le abbiamo assaggiate, sono simili ai nostri Baci Perugina, forse con una lieve nota liquorosa in più. Vediamo inoltre la casa di Georg Trakl famoso poeta che venne citato anche nella canzone di Fausto'o Piccole Anime, ai tempi della new vawe italiana. Passiamo nella Getreidegasse, dove tutte le insegne dei negozi sono in ferro battuto, perfino quella del McDonalds. Non può mancare una visita alle catacombe ed al cimitero, molto particolare. Visitiamo poi l'Hohensalzburg, il castello che domina Salisburgo. Gli allestimenti e le sale sono bellissimi.

Salisburgo è stato un crocevia per il commercio di vari materiali, una specie di autostrada del medioevo. Il sale estratto dalle miniere di sale di Dürrnberg (in Austria) hanno fatto la fortuna di questa città, inoltre da qui passavano merci di lusso provenienti da Venezia (seta e zafferano italiani). Da qui partiva anche il marmo e il ferro. Qui passavano i cereali della Baviera e da qui transitavano i vini dolci della Grecia, e le spezie orientali. Le merci venivano trasportate attraverso il fiume Salzach. Salisburgo intorno al 1600 però era piena di vicoli stretti e oscuri. Fu l'Arcivescovo Wolf Dietrich von Raitenau che, tornato dai viaggi a Roma decise di trasformare la città come la vediamo ora. Poi lo stesso arcivescovo cadde in disgrazia e venne imprigionato nella Hohensalzburg, non nelle segrete, ma comunque in una stanza chiusa, senza poter aver più contatti con nessuno. Un giorno disperato per la detenzione che non finiva, distrusse tutti gli oggetti della stanza, compreso l'arredamento, ma non fu mai liberato e dopo cinque anni morì nella cella.  Salisburgo riuscì a non intervenire nella guerra dei trent'anni pagando somme ingenti. A Salisburgo nel 1525 avvenne una rivolta dei contadini che volevano più libertà e diritti, seguendo gli insegnamenti di Martin Lutero. Nella Hohensalzburg un tempo c'era una segreta con mura profonde, senza porte, con solo un'apertura in alto con le sbarre. Una volta calato il prigioniero nel profondo di questa segreta non c'era più scampo. Vediamo poi l'installazione del Toro di Salisburgo. Una mattina del 1515 gli abitanti di Salisburgo furono svegliati da un suono potentissimo, prodotto da oltre 100 canne d'organo che l'Arcivescovo Leonard von Keustschach aveva fatto installare su una torre della fortezza. Da quel giorno ogni mattina alle 4 questo suono avvisava la gente che bisognava svegliarsi e andare a lavorare e alle 19 lo stesso suono avvisava che la giornata lavorativa era terminata. Questo era il Toro di Salisburgo, così chiamato perché il suo suono potente sembrava il muggito di un toro. Poi il Toro di Salisburgo è stato munito di cilindri per cui poteva suonare anche brani musicali.

Arriviamo a Trento 9 Settembre 2022 dopo una giornata nebbiosa e piovosa passata ad Andalo.

Visitiamo il Castello del Buonconsiglio residenza dei Vescovi principi di Trento.
Anche Trento, fondata in epoca romana, è un incrocio di vie di comunicazione vicino all'Adige. Dopo la decadenza dell'impero romano fu occupata dalle popolazioni germaniche e divenne, nel Medioevo, la parte meridionale dell'impero germanico. Nel rinascimento il Principe Vescovo Bernardo Cles, modernizza e ristruttura Trento. A Trento, appunto, si svolse il Concilio di Trento nel 1595, evento storico importantissimo, convocato come reazione della chiesa cattolica alla riforma protestante che si stava diffondendo in Europa.  Trento, fino al 1918  è stata austro ungarica, poi (dopo gli esiti della prima guerra mondiale) l'Italia annette il Trentino al Regno Italiano fino al Brennero. Il castello del Buonconsiglio è molto bello da visitare,  l'interno è pieno di reperti storici. Tra le tante cose rimaniamo affascinati da un libretto delle commissioni (in realtà un grosso registro) con riportate tutte le transizioni commerciali e con i campioni di stoffe incollati a fianco delle scritte. Visitiamo la Torre Aquila, tutta affrescata con il ciclo dei mesi: dodici affreschi che rappresentano i mesi dell'anno, fatti da un artista anonimo del nord. Manca solo il mese di marzo che è andato distrutto da un incendio. La torre così com'è si deve a Giorgio di Liechtenstein che ne fece la sua abitazione e la fece decorare, pare che il popolo di Trento non fosse contento della cosa che è stata vissuta come una usurpazione. Gli affreschi sono privi di proporzioni in uno stile antico e particolare e sono un reportage prezioso della vita della fine del 300 in Trentino. Ogni tavola rappresenta un mese e i riquadri sono separati da sottili colonne disegnate. Nel mese di Giugno è raffigurato Bernardo Cles, ormai vecchio sorretto da figura ambigua, perché sembra vestita in modo femminile, ma ha barba. La guida ci spiega che probabilmente l'artista ha aggiunto la barba in un secondo momento per evitare critiche sul fatto che il Vescovo fosse accompagnato da una donna.  E' interessante notare che i contadini sono sempre rappresentati soli mentre lavorano, al contrario i nobili conversano tra di loro in compagnia. Bellissimo il Cortile dei Leoni, tutto affrescato, con all'interno gli altoparlanti che diffondono la Music for Cortile dei Leoni composta nientedimeno che da Brian Eno, che probabilmente è rimasto affascinato dalla sala stupenda. Pare che nel pezzo si senta per la prima volta la voce di sua figlia. Mi fermo un po' ad ascoltare la musica che sembra presa dal suo periodo Ambient Music. Sempre Brian Eno, che dev'essersi appassionato a questi luoghi, ha creato l'applicazione installata (sempre in questo castello) nella Sala Dei Vescovi. Si tratta di un'opera chiamata Face to Face che trae origine da un gruppo di 18 foto di volti di persone comuni. Un software apposito fa un morphing dei ritratti che passano lentamente da un volto ad un altro, in trasformazione pixel per pixel, creando anche persone che nella realtà non sono mai esistite. Vediamo la sala del Tribunale, dove fu condannato a morte Cesare Battisti. Un tempo questa sala era affrescata ma le opere murarie sono state imbiancate durante l'800. Apprendiamo che il patriota italiano, mentre andava al patibolo, venne insultato dalla popolazione che forse ancora oggi non lo considera appieno come eroe. Parliamo con una signora del luogo che ci spiega che la cosa è abbastanza controversa. In una sala mi colpisce il Martirio di Simonino da Trento, abbastanza impressionante. Scopro che dietro a quest'opera c'è l'essenza delle persecuzioni degli ebrei in quegli anni, parliamo della fine del 1400. Infatti il  23 marzo 1475 scompare a Trento un bambino e il cadavere del poverino viene ritrovato in una roggia vicino al quartiere ebraico. Anche se non ci sono prove, viene incolpata la comunità degli ebrei, che erano accusati di usare il sangue dei bambini per impastare il pane azzimo. A Trento c'erano 15 ebrei (il più giovane aveva quindici anni, il più vecchio novanta), e tutti vengono torturati fino alla morte, nonostante il parere contrario dell'inviato del Papa, che fa notare più volte l'infondatezza delle accuse. Addirittura il Papa stesso proibisce di onorare San Simonino come martire. Nonostante questo solo nel 1965 viene soppresso il culto di San Simonino.