mercoledì 17 aprile 2024

In Toscana e poi fino al Lazio

  Il nostro giro inizia Giovedì 11 aprile 2024, arriviamo nel pomeriggio a Siena e subito entriamo in Piazza Salimbeni, dove spicca la sede storica (molto bella) della Banca Monte Dei Paschi di Siena, considerata la banca più antica del mondo. Giriamo sul retro dell'edificio e vediamo uno striscione commemorativo "verità per David". Proprio qui nel 2013 è precipitato dalla finestra del proprio ufficio David Rossi, responsabile della comunicazione della banca,  in circostanze non chiare, anche se la morte è stata considerata un suicidio. Piuttosto strana la vicenda, perché il corpo ha segni di colluttazione. Uno dei misteri italiani come quello di Roberto Calvi, Sindona e Raoul Gardini.

Proseguiamo ed arriviamo in Piazza Il Campo, bellissima con la sua forma particolare a cono con in fondo il Gavinone, lo scarico per il deflusso delle acque. Bellissima la vista dei palazzi intorno e della piazza, piena di vita e di giovani, molti di questi seduti intorno alla fontana, la Fonte Gaia. L'opera installata nella piazza è una copia dell'originale che è conservato nel museo di Santa Maria Della Scala.

Saliamo i 400 scalini della Torre del Mangia dove si può vedere un bel panorama della città. 

Bellissima la Cattedrale di Siena. Nella navata, alzando gli occhi un un incredibile davanzale mostra i busti di 171 Papi in successione cronologica. Pare che sia stato tolto Giovanni VIII perché veniva confuso con la leggendaria Papessa Giovanna, che costituiva motivo di imbarazzo per Chiesa di allora. All'interno c'è la Libreria Piccolomini che si trova nella navata sinistra. Nella libreria, che è tutta affrescata da Pinturicchio, pare con l'aiuto di Raffaello, ci sono dei bellissimi volumi miniati con i colori ancora vividi. Vediamo anche due acquasantiere che Wikipedia descrive così: due acquasantiere in marmo bianco di Carrara, pregevole opera di Antonio Federighi .

Bellissima anche la Chiesa della Santissima Annunziata

Passeggiando per Siena arriviamo alla Fontebranda, la fonte più importante di Siena, serviva all'approvvigionamento idrico, ad abbeverare gli animali e anche agli artigiani che tingevano le stoffe. Tra questi artigiani risultavvano i Benincasa, che erano i genitori di Santa Caterina da Siena (infatti chiamata la Santa di Fontebranda). Dante ha citato la Fontebranda nella Divina Commedia. Tuttora è presente l'acqua nelle sue vasche, dove nuotano pacifici alcuni pesci colorati.

12 Aprile

Ci spostiamo a Bagno Vignoni, passando per Montalcino, (dove ci compriamo qualche bottiglia di Brunello). Bagno Vignoni è un paese particolare della Val d'Orcia. La sua unicità sta nel fatto che, al posto della piazza centrale che solitamente si trova in ogni paese,  c'è una grande vasca termale. Attualmente è vietato immergersi in queste acque. Lì vicino, un piccolo parco archeologico, testimonia dell'esistenza in passato di mulini, che funzionavano sempre, anche in estate. Di solito nella stagione estiva i mulini sono in secca. Non in questo luogo, dove le acque termali davano un flusso continuo di acqua a 50 gradi, anche se nella stagione estiva lavorare a tali temperature doveva essere molto duro.


 Viaggiando da Bagno Vignoni, diretti verso le Terme di Saturnia, nei pressi del Monte Amiata, vediamo spuntare grandi sbuffi di vapore da dietro una collina. Proseguendo passiamo davanti ad un fantastico impianto: la centrale geotermica Enel Power di Bagnore 3. E' formidabile vedere un impianto di energia totalmente pulita. Questa "pentola a pressione" alimentata dal calore del magma terrestre, insieme ad una trentina di impianti simili presenti in questa zona geologicamente "irrequieta", fornisce quasi il 30% dell'energia necessaria alla Toscana

Arriviamo alle Cascate del Mulino di Saturnia, dove la natura si è scatenata superando la fantasia. Si arriva ad un vecchio mulino (come dicevamo esistevano mulini che sfruttavano il flusso continuo di acque termali). La ruota del mulino non c'è più ma esattamente di fianco a questo vecchio fabbricato in sassi scorre un torrente impetuoso di acqua a 37°. L'acqua ha formato tutta una serie di vaschette calcificate, bianche e chiunque può immergersi in questa gradevole acqua sulfurea. Tra l'altro l'entrata è assolutamente gratuita.

Vincendo la pigrizia, usciamo dall'acqua piacevolmente calda per dirigerci verso Pitigliano. La vista di questo paese è spettacolare. Pitigliano è a picco su uno scoglio di tufo. Tutto il paese è stato fabbricato con questa pietra. Tra l'altro arriviamo nel pomeriggio e la luce accentua il colore di queste rocce. Visitiamo il centro storico ed il ghetto ebraico, visto che questo paese è anche chiamato La Piccola Gerusalemme perché è stato abitato da una grande comunità ebraica nel 1500. Bellissima di sera la vista dell'acquedotto mediceo.

13 Aprile

Si parte la mattina, passiamo vicino al lago di Bolsena e siamo diretti a Civita di Bagnoregio (siamo nel Lazio). Civita è chiamata la Città che muore perché è situata su una piattaforma di tufo o lava ed è stata molto isolata e interessata da continue frane che erodono il piedistallo sul quale sorge. Nel 2011 solo 16 persone erano residenti a Civita. Attualmente però il turismo sta dando nuovo slancio a questo paese e inoltre sono in corso lavori di consolidamento del territorio. Civita è stata fondata dagli Etruschi, esistono diverse tombe etrusche, tra le quali la Grotta di San Bonaventura dove si dice che San Francesco risanò il piccolo Giovanni Fidanza che poi divenne San Bonaventura. Nel passato si accedeva a Civita attraverso cinque porte, mentre oggi è rimasta solo la Porta di Santa Maria (collegata dal ponte nuovo al Comune di Bagnoregio). Esiste inoltre una galleria scavata nella roccia (il Bucaione) attraverso la quale è possibile arrivare alla valle dei calanchi. Pare sia stata usata anche come rifugio antiaereo nella guerra.

E si riparte, andiamo ad Orvieto. Arriviamo davanti al Duomo di Orvieto che è di un'opulenza incredibile. I tre portali della facciata sono fatti con una strombatura profondissima di marmi a tortiglione che sono di colori diversi e tutti rifiniti con piccoli inserti metallici. I mosaici della facciata sono bellissimi, ci sono statue, bassorilievi, insomma potete sedervi lì davanti e restare un'ora a guardare i particolari di questa facciata. All'interno il pavimento è particolare, uniforme in calcare rosso. C'è la cappella del Corporale. Il Corporale è un pezzo di lino intriso del sangue del miracolo della Messa di Bolsena. Pare che del sangue fosse sprizzato dall'ostia spezzata e avesse macchiato questo tessuto che è conservato come reliquia e chiamato appunto Il Corporale. Poi c'è la Cappella di San Brizio, con i suoi affreschi eccezionali del 1500, fatti da Luca Signorelli. In questo capolavoro sono rappresentate scene del giudizio universale, con diavoli e dannati nell'inferno. Ma queste immagini sono talmente coinvolgenti che sono divenute  famosissime anche al di fuori della storia dell'arte. Nei negozi di Orvieto si vende una t-shirt con una famosa scena di un demone che porta sulle spalle una ragazza, che purtroppo mi sono pentito di non aver comprato. Sembra addirittura che questo lavoro fosse stato fonte di ispirazione per Michelangelo per realizzare la Cappella Sistina.

E poi in giro per la città vediamo la bellissima Piazza della Repubblica con con il campanile ottagonale della Chiesa di Sant'Andrea e il Palazzo Comunale. Non riusciamo purtroppo a vedere il Pozzo di San Patrizio per ragioni di tempo ma vediamo il Pozzo della Cava. Interessante (per ragioni storiche) pozzo scavato nel tufo, profondo ben 36 metri, abbastanza impressionante a vedersi. Il pozzo è stato voluto dal Papa Clemente VII nel  1500, con lo scopo dell'approvvigionamento idrico. Nel 1646 il pozzo venne chiuso al pubblico, quando a causa di un assedio vennero chiusi tutti gli accessi a Via Cava. Da quel momento il pozzo è stato considerato un luogo oscuro e opportuno per coprire delitti, come lo definì il delegato apostolico, ordinandone la chiusura definitiva con una copertura. Uno dei delitti più noti fu quello dei cinque ufficiali francesi che vennero gettati nel pozzo, sembra, per aver tentato di violentare le donne della Via Cava. Poi, nel 1984 il pozzo venne riscoperto, ma era profondo solo 24 metri perché era stato riempito di rottami, materiali di risulta da scavi ecc.  Nella stessa area storica della Cava vediamo il butto, la pattumiera del medioevo. Era un cunicolo con la forma a fiasco, sempre scavato nel tufo, con l'apertura nelle abitazioni del tempo,  che veniva usato come pattumiera e che è servito come una sorta di giacimento di reperti storici dell'epoca.

E via che si parte nella serata per fare sosta a Fabro (Terni) in un b&b

14 Aprile

E' l'ultimo giorno, non resta che tornare a casa, però ci facciamo un ultimo giro ad Arezzo. Visitiamo la Basilica di San Francesco, con la sua facciata scarna, perché è rimasta incompiuta. All'interno si possono vedere gli affreschi di Piero Della Francesca.

Roberto Benigni originario di un paese vicino ad Arezzo, qui ad Arezzo ha girato La Vita é bella, quindi ci sono anche percorsi (tour) che rievocano i luoghi del capolavoro cinematografico e anche cartelli in luoghi nei quali è stato girato il film.

Bellissima la Piazza Grande dov'è il Palazzo della Confraternita che ha un orologio astronomico molto bello. Entrando nel museo del palazzo è possibile vedere funzionare l'orologio dall'interno con tutti i suoi ingranaggi in movimento. 

Anche la Cattedrale dei Santi Pietro e Donato (Cattedrale di Arezzo) è molto bella, con il suo soffitto affrescato a volta e crociera: Il campanile ha una storia tutta particolare, infatti il campanile originario venne abbattuto nel 600 perché il suono della campane disturbava le adunanze a Palazzo dei Priori. Fu costruito un altro campanile vicino alla cappella absidale di sinistra ma venne abbattuto perché danneggiava le vetrate preziose. Quindi si iniziò la costruzione di un altro campanile, staccato dalla chiesa, ma trovarono una falda acquifera che ne avrebbe minato la stabilità, quindi i lavori furono interrotti di nuovo. Ricominciarono i lavori solo nel 1800 ma la torre venne finita solo nel 1937.