lunedì 12 dicembre 2022

Basilea, la Fontana di Tinguely

 

 
É un opera geniale e divertente dell'artista Jean Tinguely sulla Theaterplatz di Basilea.
Tinguely era un anticonformista che leggeva libri socialisti e anarchici e incontrava rifugiati politici. Era avverso ad ogni forma di dittatura.


Un giro in bici intorno al Monte Penice

Percorrendo strada che arriva da Vaccarezza, all'esterno della grande curva, subito prima di arrivare al Passo Penice, c'è un sentiero da percorrere in bicicletta o a piedi e che arriva sino a Ceci. É il 12 Novembre. Noi l'abbiamo fatto in bicicletta.

Una sera di Novembre a Zurigo

Bellissima serata. La temperatura é mite nonostante sia novembre 

Gamers a Zurigo

Inizio partita di un gioco sparatutto in ambiente di realtà  virtuale a Zurigo. 

Boccadasse

mercoledì 21 settembre 2022

Più a nord

Arrivati a Zurigo il primo settembre 2022. La città è modernissima, quasi fantascientifica con i palazzi del quartiere finanziario Europalee. Lì si trovano le sedi di Google e delle banche svizzere. Nel centro della piazza, in una depressione della pavimentazione, gli spruzzi di alcune fontanelle creano un micro laghetto in centro città. L'aspetto è modernissimo. A Zurigo vediamo negozi come il Satoshi Home dedicato al mondo dei Bitcoin, con delle ASIC esposte in vetrina con le loro ventole che girano. Zurigo nelle classifiche di Forbes è la seconda città più cara al mondo. Qualche esempio? 3 hamburger e due birre 86 Franchi (all'epoca di questo post il Franco Svizzero e l'Euro sono quasi equivalenti). Zurigo è anche una città universitaria piena di giovani, nel suo politecnico, ha studiato prima, ed insegnato poi Albert Einstein. In questa città la mobilità e sempre più elettrica, le Tesla non si contano e neppure le bici elettriche, le mamme attaccano alla bicicletta un carrettino con a bordo i bambini da portare a scuola o all'asilo. L'amministrazione pubblica di Zurigo scoraggia l'uso delle auto private (3 giorni di parcheggio costano quasi 90 Franchi), molto meglio usare i mezzi, che sono estremamente puntuali, frequentissimi e pulitissimi (nello stile svizzero), anche se un biglietto da Oerlikon (il quartiere dove soggiorniamo) per il centro della città costa 8 Franchi. Visitiamo il Parco MFO, dove un tempo sorgeva la Maschinenfabrik Oerlikon (MFO). Adesso c'è una struttura di acciaio che sostiene numerose piante rampicanti, come una specie di giardino verticale, molto innovativo e moderno. E' possibile salire su un terrazzo superiore dove spesso si tengono eventi culturali. La MFO era una fabbrica svizzera di locomotive. Nei giorni seguenti visitiamo la Chiesa di Grossmünster, la cattedrale di Zurigo. Questa chiesa è un luogo testimonianza delle riforme protestanti promosse da Uldrych Zwingli ed Heinrich Bullinger sulla base di quelle di Martin Lutero. In queste chiese protestanti non esiste altare e l'elemento fondamentale della funzione religiosa è il sermone che viene fatto dal parroco dal pulpito. I patroni della chiesa sono Felix e Regula. Narra la leggenda che gli attuali patroni fossero stati decapitati, perché perseguitati come cristiani e subito dopo avrebbero preso la propria testa e avrebbero fatto trenta passi per indicare il luogo nel quale volevano essere seppelliti.
Visitiamo poi la chiesa di Fraumünster con le sue vetrate fatte da Mark Chagall. L'interno di questa chiesa è piuttosto spoglio, prima pare fosse molto decorata, nello stile cattolico ma poi in seguito alla alla confessione calvinista ed alle riforme è stata resa essenziale come previsto dalle dottrine protestanti. Dal 1520 il movimento iconoclasta toglie tutte le immagini e gli altari (come predicava Uldrych Zwingli). Vediamo la statua enorme di Carlo Magno, ferita dalle intemperie ed ora messa al riparo nella cripta della chiesa. Le Origini di questa chiesa risalgono all'853 d.c. Qui si formò una comunità monastica suore benedettine. I patroni erano sempre San Felice e Santa Regula (Felix e Regoula) , qui son state rinvenute lo loro tombe romane. La comunità era gestita dalle badesse Ildegarda e Berta che erano le figlie del Re Ludovico il Germanico. Con la riforma 1524 Katarina Von Zimmer - la badessa dell'epoca -  ha donato tutto al Comune. Siamo sempre in una chiesa calvinista, quindi molto sobria,  il centro non è l'altare ma il pulpito, perché massima importanza è la parola di Dio. Prima la messa era in latino, in seguito veniva parlata in tedesco perché i fedeli potessero capire. Le prediche (i sermoni) dovevano appassionare i fedeli in accordo con le dottrine di Luthero. Erano aboliti i pellegrinaggi, i santi, il celibato, le offerte per le indulgenze e anche i monasteri. Nella chiesa c'è un organo molto bello, la canna principale è alta 10 mt. e produce le note basse, la più piccola è circa 1 cm. e genera gli acuti. Questo non è il primo organo originario della chiesa perché esso andò distrutto in seguito alla riforma propugnata da Zwingli (che considerava gli organi degli inutili orpelli che distraevano i fedeli). Notare che questo aspetto estremo delle dottrine di riforma vennero portate avanti da Zwingli anche se lui stesso era un musicista e sapeva suonare 7 strumenti. Nella chiesa ci sono vetrate molto belle fatte da Mark Chagall che le realizzò alla veneranda età di 90 anni, e sono state inaugurate nel 1970. Notare che Chagall era un artista famoso ormai a livello mondiale e che aveva già realizzato vetrate in tutto il mondo per chiese e sinagoghe, anche a Gerusalemme. Nella chiesa c'è un'altra vetrata di vetrata di Augusto Giacometti che era un artista svizzero. Secondo un'altra leggenda, Dio inviò un cervo davanti a Berta e Ildegard e questo che indicò loro la strada per pregare. In quel luogo venne costruito il Fraumünster. Sembra inoltre che le spoglie dei Re Magi siano state qui. Rimangono anche le tracce di un affresco dei Re Magi, ormai quasi invisibile. Le reliquie dei Re Magi erano nella Chiesa di S. Eustorgio a Milano poi nel 1264, Barbarossa si impossessa delle stesse e le consegna al suo cancelliere, per fare in modo che egli le portasse a Colonia. I Milanesi (non molto contenti della cosa) si misero sulle tracce del Cancelliere e cercarono di impedirgli di passare le Alpi. Il Cancelliere, per eludere i suoi inseguitori cambiò continuamente  percorso e passò anche a Zurigo per nascondere le preziose reliquie in una torre del Fraumünster, alla fine, riuscì a giungere Colonia. Domenica 4 settembre passiamo il pomeriggio lungo il fiume Limmat, la giornata è bellissima e qualcuno si immerge nelle sue acque pulitissime. Intorno un grande parco verde accoglie tantissimi turisti e abitanti di Zurigo e famiglie con tanti bambini che giocano.

Monaco di Baviera 5/9/22

Arriviamo a Marienplatz, la piazza principale di Monaco. La vista del palazzo municipale, il Neue Rathaus (Nuovo Municipio), tutto infiorato è incredibile. Sulla torre del palazzo c'è il Glockenspiel, un carillon (il più grande della Germania) che si aziona tre volte al giorno. Visitiamo la Frauenkirche, la cattedrale di Monaco. All'ingresso della chiesa si trova la cosiddetta Teufelstritt o “impronta del diavolo”. La leggenda racconta che il diavolo sarebbe entrato nella chiesa per ridicolizzarla, in quanto non si vedeva alcuna finestra. Infatti, se si guarda verso l'altare, le colonne delle navate nascondono alla vista qualsiasi finestra. Il diavolo fece un passo in avanti, vide le finestre e dalla rabbia sbatté talmente forte il piede da lasciare un'impronta. La cattedrale ha 2 imponenti campanili da 100 mt. di altezza e spicca nella vista del panorama cittadino.
Facciamo un giro nel Viktualienmarkt, un mercato permanente nel cuore di Monaco con banchi di frutta, funghi e tantissimi prodotti. Ci sediamo a mangiare i wurstel con i crauti e anche la spalla di maiale, lo Schweinshaxe,  con il cavolo. Mi danno un boccale di birra enorme, ma è veramente buona e va giù che è un piacere.
Visitiamo poi la Chiesa di San Gaetano o Theatinerkirche tutta bianca e barocca, elegantissima. Nella guerra mondiale fu bombardata e subì molti danni, ma venne restaurata in poco tempo. Nel pomeriggio facciamo un giro a piedi per l'English Garden. L'English Garden è una distesa enorme che parte dal centro di Monaco e arriva fino alla periferia. E' uno dei parchi cittadini più grandi del mondo come il Central Park di New York e l'Hyde Park di Londra. La giornata è calda e il parco è pieno di gente che si distende nei prati e che fa il bagno nei fiumi e negli stagni pulitissimi. Alla sera nella la città è molto vivace, passiamo nel Padiglione di Dianatempel nel giardino di Hofgartennel e lì dentro tante coppie si scatenano in boogie-woogie. Più tardi
in Marienplatz un gruppo di quattro ragazzi ucraini, con strumenti ad arco si esibisce e raccoglie molti applausi suonando brani classici, ma anche Viva La Vida dei Coldplay. Il giorno dopo Visitiamo la Residenz Monacense per la quale, ci rendiamo presto conto, ci sarebbero voluti due giorni di visita, tale è la vastità e la abbondanza di opere d'arte e di ambienti decorati in modo sfarzoso. Colpisce la sala dell'Antiquarium, chiamato così perché la sala, grandissima, era destinata in origine per raccogliere una collezione di opere d'arte dei sovrani. In seguito fu destinata a sala da pranzo dei sovrani. Pare che questa sala fosse aperta alla corte dei sovrani durante il pranzo degli stessi in modo che i membri della corte potessero entrare e vedere i regnanti che pranzavano, trasformando il momento del pranzo in un evento pubblico.


Arriviamo a Salisburgo verso le 18 del 6 Settembre 2022

 Kapitalplatz è la piazza centrale e ci accoglie con la sua gigantesca palla dorata, sopra alla quale c'è in piedi un uomo che ad un primo sguardo sembra vero. E' un monumento dedicato dallo scultore Stephan Balkenhol al pasticciere Paul Fürst che ha inventato i famosi cioccolatini di Salisburgo Le palle di Mozart. Questa è la città natale del musicista. Le abbiamo assaggiate, sono simili ai nostri Baci Perugina, forse con una lieve nota liquorosa in più. Vediamo inoltre la casa di Georg Trakl famoso poeta che venne citato anche nella canzone di Fausto'o Piccole Anime, ai tempi della new vawe italiana. Passiamo nella Getreidegasse, dove tutte le insegne dei negozi sono in ferro battuto, perfino quella del McDonalds. Non può mancare una visita alle catacombe ed al cimitero, molto particolare. Visitiamo poi l'Hohensalzburg, il castello che domina Salisburgo. Gli allestimenti e le sale sono bellissimi.

Salisburgo è stato un crocevia per il commercio di vari materiali, una specie di autostrada del medioevo. Il sale estratto dalle miniere di sale di Dürrnberg (in Austria) hanno fatto la fortuna di questa città, inoltre da qui passavano merci di lusso provenienti da Venezia (seta e zafferano italiani). Da qui partiva anche il marmo e il ferro. Qui passavano i cereali della Baviera e da qui transitavano i vini dolci della Grecia, e le spezie orientali. Le merci venivano trasportate attraverso il fiume Salzach. Salisburgo intorno al 1600 però era piena di vicoli stretti e oscuri. Fu l'Arcivescovo Wolf Dietrich von Raitenau che, tornato dai viaggi a Roma decise di trasformare la città come la vediamo ora. Poi lo stesso arcivescovo cadde in disgrazia e venne imprigionato nella Hohensalzburg, non nelle segrete, ma comunque in una stanza chiusa, senza poter aver più contatti con nessuno. Un giorno disperato per la detenzione che non finiva, distrusse tutti gli oggetti della stanza, compreso l'arredamento, ma non fu mai liberato e dopo cinque anni morì nella cella.  Salisburgo riuscì a non intervenire nella guerra dei trent'anni pagando somme ingenti. A Salisburgo nel 1525 avvenne una rivolta dei contadini che volevano più libertà e diritti, seguendo gli insegnamenti di Martin Lutero. Nella Hohensalzburg un tempo c'era una segreta con mura profonde, senza porte, con solo un'apertura in alto con le sbarre. Una volta calato il prigioniero nel profondo di questa segreta non c'era più scampo. Vediamo poi l'installazione del Toro di Salisburgo. Una mattina del 1515 gli abitanti di Salisburgo furono svegliati da un suono potentissimo, prodotto da oltre 100 canne d'organo che l'Arcivescovo Leonard von Keustschach aveva fatto installare su una torre della fortezza. Da quel giorno ogni mattina alle 4 questo suono avvisava la gente che bisognava svegliarsi e andare a lavorare e alle 19 lo stesso suono avvisava che la giornata lavorativa era terminata. Questo era il Toro di Salisburgo, così chiamato perché il suo suono potente sembrava il muggito di un toro. Poi il Toro di Salisburgo è stato munito di cilindri per cui poteva suonare anche brani musicali.

Arriviamo a Trento 9 Settembre 2022 dopo una giornata nebbiosa e piovosa passata ad Andalo.

Visitiamo il Castello del Buonconsiglio residenza dei Vescovi principi di Trento.
Anche Trento, fondata in epoca romana, è un incrocio di vie di comunicazione vicino all'Adige. Dopo la decadenza dell'impero romano fu occupata dalle popolazioni germaniche e divenne, nel Medioevo, la parte meridionale dell'impero germanico. Nel rinascimento il Principe Vescovo Bernardo Cles, modernizza e ristruttura Trento. A Trento, appunto, si svolse il Concilio di Trento nel 1595, evento storico importantissimo, convocato come reazione della chiesa cattolica alla riforma protestante che si stava diffondendo in Europa.  Trento, fino al 1918  è stata austro ungarica, poi (dopo gli esiti della prima guerra mondiale) l'Italia annette il Trentino al Regno Italiano fino al Brennero. Il castello del Buonconsiglio è molto bello da visitare,  l'interno è pieno di reperti storici. Tra le tante cose rimaniamo affascinati da un libretto delle commissioni (in realtà un grosso registro) con riportate tutte le transizioni commerciali e con i campioni di stoffe incollati a fianco delle scritte. Visitiamo la Torre Aquila, tutta affrescata con il ciclo dei mesi: dodici affreschi che rappresentano i mesi dell'anno, fatti da un artista anonimo del nord. Manca solo il mese di marzo che è andato distrutto da un incendio. La torre così com'è si deve a Giorgio di Liechtenstein che ne fece la sua abitazione e la fece decorare, pare che il popolo di Trento non fosse contento della cosa che è stata vissuta come una usurpazione. Gli affreschi sono privi di proporzioni in uno stile antico e particolare e sono un reportage prezioso della vita della fine del 300 in Trentino. Ogni tavola rappresenta un mese e i riquadri sono separati da sottili colonne disegnate. Nel mese di Giugno è raffigurato Bernardo Cles, ormai vecchio sorretto da figura ambigua, perché sembra vestita in modo femminile, ma ha barba. La guida ci spiega che probabilmente l'artista ha aggiunto la barba in un secondo momento per evitare critiche sul fatto che il Vescovo fosse accompagnato da una donna.  E' interessante notare che i contadini sono sempre rappresentati soli mentre lavorano, al contrario i nobili conversano tra di loro in compagnia. Bellissimo il Cortile dei Leoni, tutto affrescato, con all'interno gli altoparlanti che diffondono la Music for Cortile dei Leoni composta nientedimeno che da Brian Eno, che probabilmente è rimasto affascinato dalla sala stupenda. Pare che nel pezzo si senta per la prima volta la voce di sua figlia. Mi fermo un po' ad ascoltare la musica che sembra presa dal suo periodo Ambient Music. Sempre Brian Eno, che dev'essersi appassionato a questi luoghi, ha creato l'applicazione installata (sempre in questo castello) nella Sala Dei Vescovi. Si tratta di un'opera chiamata Face to Face che trae origine da un gruppo di 18 foto di volti di persone comuni. Un software apposito fa un morphing dei ritratti che passano lentamente da un volto ad un altro, in trasformazione pixel per pixel, creando anche persone che nella realtà non sono mai esistite. Vediamo la sala del Tribunale, dove fu condannato a morte Cesare Battisti. Un tempo questa sala era affrescata ma le opere murarie sono state imbiancate durante l'800. Apprendiamo che il patriota italiano, mentre andava al patibolo, venne insultato dalla popolazione che forse ancora oggi non lo considera appieno come eroe. Parliamo con una signora del luogo che ci spiega che la cosa è abbastanza controversa. In una sala mi colpisce il Martirio di Simonino da Trento, abbastanza impressionante. Scopro che dietro a quest'opera c'è l'essenza delle persecuzioni degli ebrei in quegli anni, parliamo della fine del 1400. Infatti il  23 marzo 1475 scompare a Trento un bambino e il cadavere del poverino viene ritrovato in una roggia vicino al quartiere ebraico. Anche se non ci sono prove, viene incolpata la comunità degli ebrei, che erano accusati di usare il sangue dei bambini per impastare il pane azzimo. A Trento c'erano 15 ebrei (il più giovane aveva quindici anni, il più vecchio novanta), e tutti vengono torturati fino alla morte, nonostante il parere contrario dell'inviato del Papa, che fa notare più volte l'infondatezza delle accuse. Addirittura il Papa stesso proibisce di onorare San Simonino come martire. Nonostante questo solo nel 1965 viene soppresso il culto di San Simonino.

sabato 6 agosto 2022

2022 anno più caldo e arido

In Italia il 2022 é l'anno più caldo e arido di sempre: a indicarlo sono i dati pubblicati ogni mese dall'Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche  (Isac-Cnr)

venerdì 8 luglio 2022

domenica 3 luglio 2022

195 Carbon bomb

 


Tratto da un articolo del Guardian (Regno Unito) di Damian Carrington e Matthew Taylor pubblicato sul Internazionale Rivista n. 1466.anno 29. La foto è da un tweet di
@GassmanGassmann

 Le aziende dei combustibili fossili hanno già approvato enormi progetti per lo sfruttamento di nuovi giacimenti, che porteranno l'aumento delle temperature globali oltre tutti i limiti fissati dagli accordi internazionali.

I dettagli dei progetti in corso non sono facilmente accessibili, ma un'inchiesta pubblicata dal Guardian rivela che i piani di espansione a breve termine dell'industria dei combustibili fossili prevedono il lancio di una serie di progetti che produrranno una quantità di gas serra equivalente a dieci anni di emissione di anidride carbonica della Cina, la più grande inquinatrice del mondo. Tra questi piani ci sono 195 bombe climatiche, ognuna delle quali comporterebbe l'emissione di almeno un miliardo di tonnellate di anidride carbonica nell'arco della loro vita, per un totale equivalente più o meno a 18 anni delle attuali emissioni mondiali.

Negli ultimi dieci anni l'espressione carbon bomb è stata spesso usata per descrivere grandi progetti legati ai combustibili fossili. 

A febbraio, quando ha presentato i ricavi trimestrali della Bp, il direttore finanziario Murray Auchincloss ha spiegato: "E' possibile che stiamo accumulando più soldi di quanti ne potremo spendere. Per il momento voglio essere prudente e gestire l'azienda come se il prezzo del petrolio fosse quaranta dollari al barile. Ovviamente , tutto quello che arriva in più per noi è un bene". In quel momento il prezzo del petrolio era sopra i 90 dollari al barile, oggi sfiora i 120 dollari. Il settore petrolifero sguazza nella liquidità. (...) Ma i piani d'investimento delle grandi compagnie petrolifere sono in netto contrasto con l'obietttivo di fermare la crisi climatica.

 

venerdì 17 giugno 2022

Fonti fossili, la battaglia di retroguardia dell'Italia - Manifesto del 16 giugno 2022

 n.d.r. Dal sito di T&E si legge Transport is Europe’s biggest climate problem, representing 27% of the bloc’s greenhouse gas emissions.

Di seguito brani dell'articolo del Manifesto del 16/06/2022:

Alex Keynes, responsabile dei veicoli puliti di T&E, ha dichiarato: -L'eliminazione graduale dei motori a combustione è anche un'opportunità storica per contribuire a porre fine alla nostra dipendenza dal petrolio e decentrare il potere legato all'energia, spesso in mano a despoti. E' necessario aumentare la produzione di veicoli elettrici al fine di abbassare i prezzi che sono ancora troppo alti.

 Come mai in un paese che dice vi voler fare la transizione ecologica una parte importante dell'industria viene liquidata dal ministro come "lobby rinnovabilista"? Questa espressione è stata liquidata in passato nella campagna contro le rinnovabili da parte del settore petrolifero quando, grazie all'aumento in pochi anni di energia solare ed eolica, il settore gas perse quote di mercato. All'epoca l'ad di ENI Scaroni attaccava dicendo che "investire in rinnovabili è da ubriachi". E, invece, è esattamente quello che dovrebbe avvenire: espandere la quota di rinnovabili adeguando la rete ed elettrificando settori come i trasporti con l'obiettivo di ridurre progressivamente la quota di gas, petrolio oltre che di carbone. E invece si nominano i commissari straordinari per i rigassificatori ma non per le rinnovabili per accelerare le autorizzazioni.

(...) ENI con piano industriale totalmente inadeguato a affrontare la crisi climatica, investe solo marginalmente in rinnovabili. Dunque, una accelerazione per ridurre i consumi di gas, petrolio e carbone - che dovrebbe essere il principale obiettivo di un ministero della transizione ecologica - toglierebbe mercato all'azienda. Peraltro, i tempi, un paio d'anni, per portare altro gas non sono molto diversi dai tempi tecnici di installazione delle rinnovabili (se liberate dall'eccesso di burocrazia ad ogni livello). Peraltro, c'è un legame tra gli interessi petroliferi e la guerra della Russia: questo paese è parte dominante di quell'oligopolio petrolifero e del gas che si oppone al cambiamento verso le rinnovabili. Si tratta di passare da un mercato riservato a pochi e grandi, con logiche di cartello, a un mercato molto competitivo con aziende di ogni dimensione e con elevato tasso di innovazione. Il settore petrolifero e del gas è l'ostacolo principale al cambiamento sia nel mondo - dove guerre sono già state causate e finanziate da petrolio e gas - che in paesi come l'Italia, dove ENI continua a mantenere un ruolo dominante nelle scelte di governo.

Per abbattere le emissioni del 55% entro il 2030, il nostro paese dovrebbe raggiungere una quota del 40% di energie rinnovabili. Il Ministro Cingolani lo ritiene un obiettivo impossibile ma Terna [2] smentisce le sue parole. (...) il citato piano tedesco presentato lo scorso aprile da Robert Habeck, super ministro dei Verdi per economia e protezione climatica nella coalizione semaforo di governo, punta all'80% di produzione rinnovabile nel mix elettrico entro il 2030, per arrivare quasi al 100% di elettricità verde entro il 2035

Dal sito T&E - Technology and recycling

Advancements in battery technology and battery recycling will also massively reduce the amount of primary raw materials (in particular lithium, cobalt and nickel) required to make an EV battery. Technological advancements will drive down the amount of lithium required to make an EV battery by half over the next decade, while the amount of cobalt required will drop by more than three-quarters and nickel by around a fifth. By 2035, recycling will also contribute over a fifth of the lithium and nickel, and 65% of the cobalt, needed to make a new battery trad.: il riciclaggio contribuirà anche a oltre un quinto del litio e al nichel e al 65% del cobalto, necessari per realizzare una nuova batteria. 

 Dal sito della TV Svizzera: Auto elettriche sempre meno costose

Presto, i sussidi saranno comunque probabilmente superflui. Secondo uno studio dell'organizzazione non governativa Transport & Environment (T&E), le berline e i SUV elettrici dovrebbero essere più economici da produrre rispetto alle auto a benzina dal 2026, e le auto più piccole un anno dopo. I motivi: il calo dei costi delle batterie e le linee di produzione specifiche per le auto elettriche.  

L'associazione Swiss eMobility non chiede quindi un bonus statale. Il suo amministratore delegato Krispin Romang ritiene che il problema più urgente da risolvere sia quelle delle stazioni di ricarica domestica: "Gli ostacoli per avere una di queste stazioni sono ancora troppi per gli inquilini, i proprietari di condomini o per installarne nei parcheggi di zona".

 

venerdì 27 maggio 2022

Andalusia

 

Arriviamo a Granada nel pomeriggio del 16 Maggio 2022.
Soggiorniamo nel quartiere Albaycin in una piazzetta piena di vita con un locale e gruppi di persone che cantavano e suonavano. Poco dopo ci dirigiamo verso la Cattedrale maestosa con diversi ingressi quasi come fosse un quartiere della città. Nella cappella reale sono sepolti regina Isabella I e il re Ferdinando
Il 17 Maggio  2022 dopo aver fatto colazione nella piazzetta dell'Albaycin passiamo davanti ad una casa che ha davanti alla porta di ingresso un tavolino con una teiera ed alcuni bicchieri. Un signore marocchino mi chiede in spagnolo se voglio un bicchiere di te, perché no? Mi offre un te buonissimo alla menta.
Prendiamo l'auto (una Picanto a noleggio) e dopo aver fatto un giro largo intorno alla città arriviamo al parcheggio dell'Alhambra. Antonio, la guida italiana (è un giovanotto spagnolo che ha fatto l'Erasmus a Modena) ci accoglie gentilmente e iniziamo la visita. Scopriamo che Granada vuol dire Melograno, frutto che compare in abbondanza nei giardini di questo complesso. Gli ingeneri arabi hanno alzato il letto del fiume Darro e dato acqua a Granada nel 1238, l'Alhambra infatti è stata costruita dagli arabi.
Alhalambra è come un parco botanico. La temperatura in questa giornata di maggio è eccezionalmente alta ma nell'estate arriva tranquillamente a  42 gradi. La latitudine di Granada  è equivalente a quella della Sicilia ma clima è continentale. Alhambra vuol dire la rossa in arabo il nome viene dal colore rosato delle mura che circondano l'Alhambra. Il Generalife è l'orto che vi è coltivato all'interno con cura meticolosa. C'è un orto fornitissimo. Vediamo l'oppio (che gli arabi portarono) oltre ad altre innumerevoli piante e frutta come il melone. C'era una cultura ed un livello di conoscenza avanzata in tutti i campi, i medici dell'epoca operavano le cataratta. Passiamo in un giardino di Zagare, il profumo è intenso. Alcuni orti sono stati tramutati in giardini nell'800. C'è un giardino con le rose di Damasco, una qualità molto pregiata e con un intenso profumo che serviva per fare l'acqua di rose ed altri medicamenti. Granada in quei tempi era araba e il quartiere dell'Albaycin é la testimonianza della Granada mora (araba). La cultura araba e musulmana portata a granada dal Muḥammad ibn Naṣr (noto anche come Naẓar), (fondatore della dinastia Nasride del Sultanato di Granada) era autonoma e più avanzata rispetto alla cultura tradizionale musulmana, si pensi che, a quei tempi, gli Arabi a Granada bevevano il vino, la stessa parola alcool è una parola di origine araba. Gli Arabi (arrivati dalla Siria) , come sopravvivono in un territorio in mezzo ai cristiani? Perché pagano per mantenere la pace e hanno rapporti con tutti. Numerosi sono stati gli usi portati da questo dominio, come l'uso di uve conservare in salamoia le uve stesse e le crisalidi con la seta . Camminando, passiamo in un labirinto fatto da rose profumate. Antonio ci racconta che gli Arabi eccellevano anche come cuochi e hanno introdotto l'uso di numerosi piatti. Gli arabi hanno portato anche il Cavallo arabo molto bello ed elegante. Il cavallo europeo è più forte ed è ottenuto dall'incrocio del cavallo arabo con quello andaluso. Nell'Alhambra volano e stridono molte rondini che fanno il nido nei palazzi. Tutti i palazzi sono riccamente decorati in modo finissimo. Si nota una grafia che ricorda la lettera W, è il nome di Allah scritto in arabo e nelle decorazioni si ripete in modo incessante. Quando i cristiani hanno riconquistato l'Andalusia, per fortuna, hanno rispettato questa arte e hanno lasciato inalterate le decorazioni e le opere che sono bellissime. Un'altra decorazione che si ripete continuamente è la Mano di Fatima chiamata anche Hamsa o Khamsa. La leggenda narra che Fatima, la figlia del profeta Maometto, si fosse ingelosita a causa della decisione del marito, Ali, di prendere una concubina. Vedendo i due assieme Fatima, addolorata, mise la mano nell’acqua bollente senza accorgersene, ma quando tolse la mano dall'acqua tutti videro che, per una sorta di miracolo,  non si era bruciata. Ali, allora, si rese conto del forte amore che lo legava a Fatima e decise di rinunciare alla concubina. Per i musulmani la Mano di Fatima è amuleto contro il malocchio e le influenze negative in genere. Passiamo in un giardino tutto delimitato di siepi di mirto sempre molto curate, basta toccare le foglioline e annusare le dita per sentirne l'aroma. Passiamo in un giardino che ha al suo interno il tronco ormai morto di una pianta enorme. La leggenda dice che la Sultana (la favorita del sultano veniva chiamata in questo modo) ogni sera di luna piena incontrava un amante ai piedi di questo albero.  Quando il sultano lo scoprì, perdonò la sultana, ma fece impiccare a questo albero il suo amante e poi ordino ai giardinieri di far seccare l'albero e lasciarlo così a monito. In realtà pare sia stato un fulmine che ha colpito la pianta.
I cristiani impiegarono 10 anni per conquistare la zona e per riuscire nel loro intento distrussero le opere idrauliche che portavano l'acqua alla cittadella. Il Sultano si arrese per non farla distruggere. Passiamo in un orto e vediamo la pianta del Tasso,
conosciuto come albero della morte, veleno talmente potente che veniva usato per le frecce e poi vediamo anche le piante del chinotto. Nell'Andalusia hanno vissuto gli Etruschi (iberici) che furono i primi abitanti 3000 anni fa poi i Fenici, che portarono la salatura della carne (il famoso Jamon), poi Greci e i Cartaginesi, poi i Romani che furono qui per 500 anni. Dopo vennero Barbari Visigoti e dopo i Musulmani nel 711 provenienti da Damasco in Siria. Gli arabi costituiscono un califfato con connotati di indipendenza religiosa e politica. A Granada il poeta Federico Garcia Lorca, sostenitore della Repubblica durante la guerra di Spagna, venne catturato e fucilato dai franchisti a Granada.
L'Alhambra è estesa 4 km ed ha 22 torri e fu saccheggiata da Napoleone. Nella Medina (il quartiere arabo) c'erano schiere di artigiani esperti che addirittura coniavano le monete, non erano schiavi, venivano pagati ed avevano 4 pause al giorno per pregare e per andare negli Hammam (le terme). All'orizzonte si vede la Sierra Nevada, imbiancata. che ha vette di oltre
3000 metri. Quando a Granada piove sulla Sierra Nevada nevica.
In questi giardini crescono frutti  tropicali come la cirimoia e l'avocado, per effetto della Sierra vicino al mare. C'è anche canna da zucchero e si fa il Rum. Nell'Andalusia ci sono lussuosi alberghi, di solito edifici storici pregiati, di proprietà dell'Ayuntamento (il Comune), essi vengono chiamati Parador. La guida ci dice che Granada è meno cara di altre città andaluse, essendo una città universitaria. A Granada effettivamente le tapas sono gratis. Le tapas sono gli spuntini che nei locali servono insieme al bere (come da noi con l'aperitivo). Nel 1492 è avvenuta la conquista di Granada da parte dei cattolici ed è nata la Spagna. Carlo V ha costruito un palazzo enorme nei pressi dell'Alhambra. Un bassorilievo all'esterno del palazzo rappresenta la Battaglia di Pavia, nella quale Carlo V vinse contro i francesi. Il palazzo non fu mai terminato né i regnanti lo abitarono. Carlo V alla fine morirà ritirato in in un convento in Estremadura. All'interno del palazzo nel cortile, ci dice Antonio, c'è un'acustica bellissima, infatti, non per puro caso, arrivano un gruppo di persone che iniziano a cantare a cappella, devo dire bene, l'esecuzione è gradevole, ma il coro viene fermato quasi subito dagli addetti alla sicurezza. - Per fare qualsiasi esibizione - ci spiega Antonio - occorre un permesso delle autorità
Visitiamo quindi l'Alcazaba che è la fortezza. Ovviamente essendo l'Alcazaba una struttura militare è più scarna e non così interessante, molto bella però la vista che mostra la parte più alta dell'Alhambra. Il sole è ancora alto, il tramonto qui è un'ora dopo rispetto al nord Italia. La guida ci dà un po' di consigli per la serata. - Andate a vedere l'esibizione del flamenco nelle grotte del quartiere Montesacro all'Arrocio o alla Venta el Gallo e potrete cenare sempre a Montesacro da Aben Umeja e Las Tomasas, sono ristoranti con una vista eccezionale. -  A Granada ci sono 300 giorni di sole all'anno ma il suo territorio dà acqua a tutti i paesi perché c'è la Sierra Nevada che costituisce una riserva d'acqua. Nei Palazzi Nasridi (che vediamo subito dopo) c
i sono deliziose decorazioni con lapislazzuli che che provengono dall'Afghanistan. Molti di questi palazzi erano ad uso istituzionale (non abitativo). 
Ci sono decorazioni create con azulejos fatti con i forni a 1000 gradi. I palazzi sono freschi all'interno e avevano già il riscaldamento a pavimento per l'inverno, con un sistema di canali di acqua calda che scorrono sotto al pavimento. In alcune stanze ci sono finiture in cedro libanese.
Il Patio del mirto è come un Tāj Maḥal fatto 300 anni prima, orientato alla Mecca. Sulle decorazioni sempre onnipresente la Mano di Fatima, i muri dell'Alhambra sono un libro scritto. Vediamo la fontana con i 12 leoni, la presenza dei leoni in un'opera all'interno di questo edificio conferma che i Nasridi avevano una cultura islamica avanzata e completamente autonoma. Una bellissima Cappella  rappresenta il cielo stellato e si ispira alle notti del deserto quando un viaggiatore si stende sulla sabbia e ammira il cielo stellato, il soffitto è splendido. Bellissimo il Belveder dell'indarajas, restaurato con colori dell'epoca. In queste stanze era l'Harem del sultano, qui suonavano musici ciechi e i corpi di guardia erano composti da eunuchi.
Nel 1492 l'Andalusia diventa cristiana ma Granada è ancora mora nel senso che gli abitanti conservavano i loro usi e la loro religione e vengono tollerati. Dopo otto anni però arriva la Santa Inquisizione. Gli islamici vengono costretti alla conversione alla religione cattolica oppure all'espulsione dal paese. Quasi tutta la popolazione si converte, saranno i moreschi. I moreschi non hanno gli stessi diritti e pagano più tasse. Molti vanno a rifugiarsi sulle montagne. Nel 1568 avverrà una rivolta che sarà repressa, i moreschi verranno espulsi e ciò comporterà un movimento di due milioni di rifugiati. Dal Sacromonte si ha una vista notevole dell'Alhambra, c'è un detto spagnolo che dice dell'Ahlambra Rosada por fuera dorada por dentro cioè fuori rossa e dentro dorata nel senso che l'Alhambra è rossastra e con i muri spogli come fosse un semplice fortilizio ma all'interno presenta meraviglie. Andiamo al mercato coperto e pranziamo, guardando la gente che passa, con un piatto di almejas
(le cozze), freschissime e appena scottate,  con una goccia di limone ed il vino bianco fresco e squisito.

Il quartiere Sacromonte di Granada

 I quartieri (barrios) di Albaycin e di Sacromonte sono pavimentati con i ciotoli, sembra di essere in un paese ma in realtà Granada è una grande città. Seguendo il consiglio di Antonio (la guida) ci facciamo una scarpinata in salita e arriviamo alla Venta el Gallo locale di flamenco in pieno quartiere Sacromonte. Il Sacromonte è il quartiere gitano, qui è stato inventato  il flamenco. Anche qui la popolazione viveva in grotte come a Matera, aspettando che inizi lo spettacolo, visitiamo il museo museo della Casa grotta, si rivive un po' l'atmosfera dei sassi di Matera. Ci troviamo in una piccola stanzetta ricavata nella grotta. Nella stanza, una minuscola finestra metteva in comunicazione l'ambiente con la stalla, che con il calore degli animali faceva da riscaldamento. Beviamo qualcosa e mangiamo alcune tapas e poi ci sediamo alla Venta el Gallo per lo spettacolo di flamenco. Emozionante, un'ora immersi in questa musica e balli gitani una cosa  indomita e antica.

Cordova 18 Maggio 2022
A Cordova visitiamo la moschea che qui si chiama Mezquita Catedral. Al suo posto era la Basilica di S.Vincenzo Martire. Sul pavimento dell'attuale moschea c'è un vetro e si vedono le rovine della vecchia chiesa cattolica. La moschea è enorme e bellissima. Simile alla moschea di Damasco, l'ha costruita il Sultano scappato dalla Siria. All'epoca il pavimento era di sabbia e sopra mettevano le stuoie per la preghiera. All'interno c'è una penombra gradevole. Tra le colonne sono appesi dei lampadari con tante lucine rosse che conferiscono all'ambiente semibuio un aspetto molto suggestivo. La luce entra nei lucernari e si smorza adagio e dà questa atmosfera. Alcune colonne sono rivestite di un materiale calcareo che viene attraversato dalla luce. 

Il Mihrab ha ornamenti sontuosi, in questo luogo sedeva il califfo o l'imam. Tutto questo è stato integrato con elementi cattolici, dopo che il territorio è stato conquistato dagli stessi, infatti c'è un coro impressionante tutto in mogano.
 

Alcazar (fortezza) di Cordova
Anche questo edificio prima fu arabo, poi per dieci anni, da questo spazio si organizzò la strategia di conquista del regno di Granada, per cui i Re Cattolici, Ferdinando ed Isabella vi trascorsero vari periodi. Infatti qui nacque una delle loro figlie, l'infanta María, futura regina del Portogallo, e qui ebbero luogo le conversazioni con Cristoforo Colombo prima del suo primo viaggio in America. C'è una sala di mosaici romani rinvenuti nel 1959. Questo edificio fu anche la sede dell'Inquisizione spagnola.

Ronda 19 Maggio 2022

Sulla strada per Setenil De Las Bodegas e Ronda (dove siamo diretti) ci fermiamo ad Osuna e consigliati da un simpatico signore attempato ci prendiamo una Ardeana che è un dolce tipico di queste parti, ripieno di marmellata. Passando per Almargen vediamo una rotonda stradale con al centro un cesto di olive gigante. Effettivamente, per tutto il viaggio, abbiamo attraversato campi e valli coltivati ad olivi. 

Sostiamo a Setenil De Las Bodegas. In alcune vie di questo borgo (una in particolare) le case sono state costruite nella profondità di lunghe fessure nella montagna, quindi, fuori dalla porta di casa hanno un imponente portico naturale di roccia.

Ronda
Arriviamo a Ronda nel pomeriggio, il paese dov'è nata la corrida. Ronda è costruita su un altopiano di roccia a strapiombo su una gola dove scorre il fiume Rio Guadalevin.
Impressionanti le gole e gli strapiombi di questa città. Bellissima la Plaza de Toro, con l'arena bianca che riempie la piazza e, davanti la scultura di un toro. Arriviamo alla Plaza España. L’edificio che un tempo ospitava l’ayuntamiento (comune) oggi è il parador di Ronda.  Intorno al Parador di Ronda camminiamo sul Paseo de Hemingway (il cammino di Hemingway) e quindi mangiamo in un bar qualche asparago bianco, le acciughe con aceto e le acciughe cantabriche e poi anche un panino con jamon (prosciutto crudo spagnolo)  e salmorejo. Subito dopo visitiamo la chiesa di Santa Maria la Mayor. Anche questa chiesa ha un aspetto molto particolare, con dei porticati esterni e anch'essa presenta arte cristiana di influsso arabo perché è stata costruita sopra ad una moschea. Molto bella la vista dall'alto da dove si ha una vista affascinante della chiesa. Vicino alla porta di ingresso c'è un murale enorme: il San Cristoforone. Secondo la leggenda San Cristoforo era un gigante della Cananea (l'attuale Libano) che era al servizio del diavolo, poi un giorno lo vide scappare spaventato da una croce, quindi rimase affascinato dal potere della croce e si mise al servizio di un eremita che gli disse di aiutare i poveri a guadare il fiume caricandoseli sulle spalle. Belli i murales moderni di Raymonde Pagegie dipinti negli anni '80 del XX secolo. Un altare di questa chiesa fu distrutto nella rivoluzione del 1936. All'interno di una sacrestia c'è una testa di cristo in legno che fu donata al grande torero Antonio Ordonez. Il torero, molto famoso a Ronda, faceva generose offerte all'istituto che assisteva gli invalidi della città. Un giorno uno di questi gli donò una testa di cristo che lui aveva scolpito in legno e pare che Ordonez non la lasciasse mai e la tenesse sul suo comodino.
Hemingway, appassionato di corride e Orson Welles amavano questa cittadina, le ceneri di Orson Welles sono conservate a Ronda. Passiamo alla Casa del Rey Moro dove ci sono giardini ed una scalinata di epoca araba che arriva fino al fiume. In questo luogo Madonna ha girato parti del video di Take a bow.

Plaza España
Nel suo romanzo Per chi suona la campana, Emingway racconta un episodio nel quale i Repubblicani spagnoli presero una cittadina, assaltando la caserma dei civiles e poi uccisero tutti i fascisti della città in modo cruento. Pilar, uno dei personaggi del romanzo, dice:

"E va bene. racconterò tutto, esattamente com'è andato. Ma tu guapa, mi devi interrompere se qualche cosa ti darà fastidio"

"Se mi darà fastidio, non lo ascolterò" le disse Maria. "Non può esser peggio di tante altre cose."

"Io credo di sì" disse la donna. "Dammi un'altra sigaretta, Ingles e vámonos"

Sempre Pilar, nel romanzo, dice:

"(...) La cittadina di cui ti parlo è costruita sull'altopiano, a precipizio sul fiume, ed ha una plaza con una fontana, delle panchine e dei grandi alberi che fanno ombra alle panchine. I balconi delle case danno sulla plaza. Sei strade finiscono sulla plaza e davanti alle case che la fronteggiamo c'è un portico che gira intorno, dove si può camminare all'ombra quando il sole scotta. I portici corrono su tre lati della plaza; sul quarto lato c'è la passeggiata sotto gli alberi sull'orlo della rupe, con il fiume giù giù sotto. Ci sono almeno cento metri fino al fiume."

 Dalla descrizione, quella cittadina sembra esattamente Ronda anche se, mi pare, non venga citata espressamente nel romanzo. La piazza España (la plaza) è molto bella. 

Il 20 maggio 2022 visitiamo i bagni arabi. All'interno un sistema idraulico mosso da una ruota distribuiva l'acqua calda e fredda. La ruota era tirata da un cavallo.

Partiamo da Ronda, direzione Malaga, la capitale della Costa del sol.
Nel tragitto per Malaga vediamo dei parchi eolici notevoli con quasi tutte le pale funzionanti. 

Malaga
La Cattedrale è bellissima e maestosa, anch'essa era prima una moschea. La cattedrale barocca ha un'altezza impressionante. Colpisce il quadro della Decapitazione di San Paolo, abbastanza cruento, nel quale si vede San Paolo legato ad una colonna e appena decapitato, c'è un uso della luce particolare. 

Visito il Museo Picasso. Molto suggestiva una installazione che riproduce un filmato di Picasso che dipinge dietro ad un vetro con un pennello bianco. Con pochi tratti crea una forma di un animale o di un oggetto davanti a chi guarda: è un piccolo grande assaggio di un talento maestoso. Picasso era nato a Malaga nel 1881. Sono state le nipoti di Picasso a rendere possibile l'apertura di questo museo, donando le opere e le risorse finanziarie per mantenerlo. C'è un arazzo che riproduce l'opera le Demoiselle d'Avignon fatto da un artigiano. Molti furono scandalizzati da queste riproduzioni perché (per ovvi motivi legati al tessuto utilizzato) era impossibile riprodurre esattamente i colori originali dell'opera. Al contrario Picasso, artista aperto mentalmente, diceva che l'opera era bellissima perché così era reinterpretata, era un'opera d'arte che si trasformava e riviveva.
Nel 1953 Picasso fece un ritratto commemorativo di Stalin, in seguito Picasso venne  censurato  dal partito perché  protestò per la repressione in Ungheria da parte dell'Unione Sovietica.

Nel pomeriggio e nella serata facciamo un giro a Torremolinos, città molto turistica e piena di stabilimenti balneari, spiagge enormi e locali. Alla sera ci prendiamo un Arroz caldoso, un piatto di riso col pesce, simile alla paella de pescado, però più liquida e con spezie, molto buona.

domenica 22 maggio 2022

Miliardari

Negli anni cinquanta l'economista Simon Kuznets rese popolare l'idea che le disuguaglianze fossero uno sfortunato effetto collaterale della crescita economica in grado però di autoregolarsi: ogni volta che fossero diventate eccessive, diceva  Kuznets, la politica sarebbe intervenuta. La cosiddetta curva di Kuznets mostrava l'impennata delle disuguaglianze prima che fosse lentamente ridimensionata dalla ridistribuzione. Kuznets credeva che le società più ricche sarebbero state le più uguali. Ma negli ultimi dodici anni il sistema politico statunitense ha prodotto un'alimentazione fiscale marginale del 37 per cento (in calo rispetto al picco del 94% ai tempi di Kuznets) e un presidente apertamente ostile al processo democratico, insieme a 332 nuovi miliardari. 
Da Internazionale rivista

L'altra Giustizia La Corte di assise straordinaria di Piacenza (1945 - 1947)

All'Italia, al contrario di Germania e Giappone, verrà riconosciuta la facoltà di istruire autonomi processi contro i criminali di guerra, avendo il 13 ottobre dichiarato guerra al Terzo Reich, ottenendo lo status di cobelligerante della coalizione alleata.

Decreto Legislativo 27 luglio 1944, n. 159 Sanzioni contro il fascismo 

Decreto legislativo luogotenenziale (Dll) del 22 aprile 1945 n. 142 Istituzione di Corti  straordinarie di assise per i reati di collaborazione con i tedeschi che sottrae  alla competenza della Magistratura ordinaria tutti i reati previsti dal Decreto n. 159 per affidarli alle CAS.

DPR 22 giugno 1946 n. 4 Amnistia e indulto per reati comuni, politici e militari. Togliatti: non si può chiudere gli occhi davanti al fatto che [...] soppressa ogni libera voce di critica nell'attività di un governo tirannico, molto difficile diventava, specialmente alle giovani generazioni, distinguere il bene dal male, soprattutto pii quando il governo stesso interveniva con rigorose misure di organizzazione e di intimidazione per imporre un'esteriore e coatta disciplina

Claudio Pavone riferendosi alla magistratura che componeva le CAS ha scritto: ha celebrato la propria indipendenza assolvendo i fascisti in regime politico antifascista ma si era astenuta, di massima, dall'analoga celebrazione che sarebbe stata assolvere gli antifascisti in regime politico fascista.

Le condanne vengono quasi tutte impugnate in Cassazione (il 91,2%). Solo 13 imputati non si appelleranno. Dei 135 ricorsi presentati la Corte di Cassazione ne accoglie 94 (pari al 69,6%) i Giudici della Cassazione, in caso di accoglimento del ricorso, nella maggior parte dei casi decidono di annullare direttamente la sentenza e di ordinare la scarcerazione immediata dell'imputato (precisamente nel 64% degli accoglimenti).

Per i 13 che non non si appellano, la Cassazione dichiara inammissibile il ricorso, in questo modo questi imputati vengono direttamente scarcerati per amnistia.

Fonte: L'altra giustizia di Iara Meloni



lunedì 7 febbraio 2022

Energia per tutti - da Internazionale del 28 Gennaio 2022

Man mano che si esaurivano i giacimenti di petrolio le aziende petrolifere hanno dovuto trivellare sempre più in profondità e con mezzi e tecniche sempre più sofisticate e dispendiose e in luoghi inaccessibili.

Il costo delle rinnovabili, al contrario è sempre in discesa. L'istituto di ricerca Bloomberg new energy finance ha stabilito che nel 90% dei luoghi del pianeta l'energia rinnovabile è più economica della fossile.

La Oxford Martin School ha emanato un rapporto dove afferma che passare rapidamente dal fossile a vento, solare e batterie in modo da rispettare l'accordo di Parigi farebbe risparmiare migliaia di miliardi di dollari.

L'IEA Agenzia Internazionale dell'Energia nel 2015 prevedeva che nel 2040 l'energia solare sarebbe stata più cara della fossile; sei anni dopo l'IEA ha definito l'energia solare la più economica in molte zone del mondo.

 Morti per inquinamento da combustibili fossili nel 2018: 8.000.000 di persone - fonte Università di Harward.

Eolico: parchi eolici enormi nel mare del nord, progetto North Sea wind power hub della compagnia elettrica TenneT. https://northseawindpowerhub.eu/key-concepts

Pale enormi, le dimensioni sono aumentate incredibilmente: più le pale sono lunghe più catturano il vento in alta quota.

 Nel 2012 il premier Olandese Mark Rutte diceva che l'eolico funzionava solo con i sussidi statali. Sei anni dopo è stato appaltato il primo parco offshore senza aiuti pubblici.

Le auto più moderne a combustione interna disperde due terzi dell'energia in calore, l'auto elettrica ne utilizza il 90%.

L'elettrificazione di tutto è l'obiettivo, trasportare l'energia con cavi e non con navi o treni. Il 40% dell'industria navale serve al trasporto di combustibili fossili.

 Da Internazionale del 28 gennaio 2022