venerdì 8 settembre 2017

Appunti e storie di Praga

Sul ponte Carlo di Praga, oltre a musici e artisti di strada c'è la statua di San Giovanni Nepomuceno che è stato buttato giù, dal ponte stesso, da Venceslao IV. La leggenda dice che San Giovanni fu buttato incatenato dal ponte perché era confessore di Giovanna di Baviera (moglie di Venceslao). Giovanna rimase in cinta di un altro uomo e fu confessata da Giovanni. Venceslao voleva che Giovanni rivelasse chi era stato l'amante, ma egli non cedette (fu anche torturato con la bruciatura dei fianchi tramite torce). In realtà pare che Venceslao volesse nominare un suo favorito come capo di un'Abbazia mentre era stato eletto un altro monaco. Giovanni si oppose duramente a questo e gli costò la vita. Nella cattedrale di San Vito c'è la tomba di San Giovanni Nepomuceno (Nepomuk) ed è fatta con 4 tonnellate d'argento puro. La cattedrale è stata dedicata a San Vito, lo stesso di San Vito Lo Capo (in Sicilia) e dentro infatti come reliquie ci sono un braccio di San Vito oltre alla testa di San Luca. La cattedrale è gotica perché all'epoca l'hanno voluta in stile Francese (come la cattedrale di Notre Dame). Tra le vetrate bellissime ce n'è anche una realizzata da Alphonse Mucha uno dei più importanti artisti dell'Art Nuveau.
Sempre nel castello di Praga c'è anche la tomba di Santa Ludmilla che aveva educato il nipote Venceslao secondo i dettami della religione cattolica e per questo venne ammazzata (pare sia stata strangolata con il suo stesso velo).
Sempre nell'ambito del Castello di Praga (l'area del Castello contiene anche la Cattedrale di San Vito), c'è anche la sala Ladislao che è la più grande sala gotica senza pilastri (ha solo delle nervature sul soffitto) e lì probabilmente c'erano Tycho Brahe ed il suo allievo Keplero che parlavano di pianeti! Da una finestra del castello di Praga avvenne anche la famosa defestrazione di Praga, cioè nel 1618 alcuni aristocratici buttarono dalla finestra alcuni esponenti cattolici. Questi caddero da 10 metri su un mucchio di letame e non morirono, ma questo, in ambienti cattolici, fu visto come un intervento divino. Questo evento scatenò la Guerra dei trent'anni che fu una delle guerre più lunghe e sanguinose d'Europa.
Un personaggio incredibile fu Giuseppe II D'Asburgo, grande illuminista, figlio di Maria Teresa D'Austria che ha liberato il ghetto ebraico. Prima gli ebrei erano segregati nel ghetto, è incredibile vedere il vecchio cimitero ebraico con tutte le tombe. Lo spazio era esiguo quindi il cimitero, quando era pieno, veniva ricoperto con uno strato di terra e le tombe vecchie venivano riportate sopra insieme con le nuove.