giovedì 25 febbraio 2016

Ajax spiegato bene

Cercando di imparare la tecnica di programmazione Ajax mi sono imbattuto in questo sito:

http://www.danieletabacco.com/un-semplice-esempio-di-ajax/

che secondo me spiega in modo eccezionalmente chiaro di cosa si tratta.
In pratica l'esempio di programmazione che il sito di Daniele Tabacco prende in esame è composto da 3 pezzi di software coordinati.
  • uno script Javascript che utilizza XMLHttpRequest
  • una form di esempio in html semplice 
  • uno script php che esegue il lavoro e viene chiamato dall'XMLHttpRequest
I primi due pezzi di codice trovano posto in un unico file html.

In pratica il flusso di programmazione inizia dalla form che nel suo onsubmit richiama la funzione xmlhttpPost (contenuta nello script Javascrip)
 Questa funzione accetta un parametro che è esattamente l'URL del nostro script in php. 
Praticamente, senza aggiornare tutta la pagina, la form invia informazioni HTTP (post o get).
La programmazione tradizionale è:
  • richiesta HTTP
  • invio nuova pagina html
  • richiesta HTTP
  • invio nuova pagina html
mentre con Ajax:
  • richiesta HTTP
  • invio risposta gestita da XMLHttpRequest
  • richiesta HTTP
  • invio risposta gestita da XMLHttpRequest

martedì 16 febbraio 2016

What money can't buy . Michael J. Sandel

Tra tutte le cose che il denaro può comprare quella più terribile è il non essere poveri. 

Se le cose che il denaro può comprare sono auto e vacanze di lusso, yacht ecc. la diseguaglianza non è molto importante, ma se il denaro può comprare i diritti fondamentali della vita, la salute, la sicurezza, l'istruzione, allora è molto più importante che nell'altro caso.
Noi abbiamo delegato gli argomenti morali al mercato, è la differenza tra economia di mercato e società di mercato.

Michael J. Sandel filosofo statunitense. Ha scritto: What Money Can't Buy: The Moral Limits of Markets
E' docente di filosofia politica ad Harvard

lunedì 15 febbraio 2016

Siria, città di Homs

Un drone sorvola la città di Homs in Siria.
Dedicato a quelli del mandiamoli a casa loro, cosa vengono a fare qui

giovedì 11 febbraio 2016

Makkox - Gazebo del 07/02/2016

Il punto a fumetti di Marco Dambrosio Makkox su Giulio Regeni, lo studente italiano ucciso al Cairo. 
L'Egitto che studiavamo a scuola da piccoli, è lo stesso Egitto che ci troviamo di fronte oggi? 
Forse solo Giulio sarebbe stato in grado di darci una risposta...

domenica 7 febbraio 2016

Triste primavera

Qualche anno fa parlavo con Sayed, un ragazzo egiziano. Mi diceva che era difficile vivere in Egitto e che bisognava stare attenti a dire una parola di troppo per strada perché si spariva. Poi sono arrivate le primavere arabe e io avrei anche provato a chiedergli se pensava di tornare (non ricordo se l'ho fatto).
Oggi leggevo l'articolo su Internazionale a firma di Alaa Abdel Fattah, blogger egiziano che deve scontare 5 anni di galera per aver partecipato ad una manifestazione non autorizzata. Bellissimo, struggente nella sua conclusione:
Cerco di ricordare ciò che scrissi per il Guardian cinque anni fa, nell'ultimo giorno normale della mia vita. Cerco di immaginare chi abbia letto l'articolo e quale impatto possa aver avuto su di lui, cerco di ricordare com'era quando il domani sembrava così pieno di possibilità e le mie parole sembravano avere il potere di influenzare (anche se di poco) ciò a cui quel domani sarebbe potuto somigliare. Non riesco davvero a ricordarlo. Ora il domani sarà esattamente come oggi e ieri e tutti i giorni precedenti e tutti i giorni a seguire. Io ormai non ho alcuna influenza su nulla. 
Una cosa che ricordo, però, e che so, è che quella sensazione di possibilità era reale. Sarà anche stato ingenuo credere che il nostro sogno si sarebbe potuto avverare ma non era da sciocchi credere che un altro mondo fosse possibile. Era davvero possibile. O, almeno, così me lo ricordo.
In questi giorni, il ritrovamento di Giulio Regeni, torturato a morte per giorni.
Giulio, giovane, ricercatore, appassionato di Gramsci, Berlinguer e Pasolini che ancora oggi parlava di lavoratori e di lotte operaie. Una persona scomoda, dava fastidio.
La vignetta è del Manifesto

venerdì 5 febbraio 2016

Ubuntu 14.04 senza rete!

Stasera accendo il PC portatile con Ubuntu 14.04 a 64 bit e... zac non funziona più la connessione wi-fi.
Cerco di aprire la configurazione di rete e non c'è più la gestione reti.
Tra l'altro è l'unico PC portatile in casa dotato di webcam e vorrei parlare e vedere mio figlio che è negli Stati Uniti.
Per fortuna  su Google trovo la spiegazione. Il problema è dato dall'ultimo aggiornamento che è incompatibile con alcune schede di rete.
L'unica soluzione è fare il downgrade (cioè passare alla versione precedente) dei pacchetti di gestione detta rete.
Da questo sito web spiega come fare: http://pastebin.com/m4b0BLUx 
C'è l'elenco dei pacchetti .deb da scaricare per reinstallare il vecchio gestore delle reti, sia in versione 64 bit (amd64) sia a 32 bit (i386).
 
For amd64
http://archive.ubuntu.com/ubuntu/pool/main/libn/libnl3/libnl-3-200_3.2.21-1_amd64.deb
http://archive.ubuntu.com/ubuntu/pool/main/libn/libnl3/libnl-genl-3-200_3.2.21-1_amd64.deb
http://archive.ubuntu.com/ubuntu/pool/main/libn/libnl3/libnl-route-3-200_3.2.21-1_amd64.deb
For i386
http://archive.ubuntu.com/ubuntu/pool/main/libn/libnl3/libnl-3-200_3.2.21-1_i386.deb
http://archive.ubuntu.com/ubuntu/pool/main/libn/libnl3/libnl-genl-3-200_3.2.21-1_i386.deb
http://archive.ubuntu.com/ubuntu/pool/main/libn/libnl3/libnl-route-3-200_3.2.21-1_i386.deb
Basta scaricare i paccchetti .deb con un altro pc, metterli su una chiavetta e installarli sul pc che ha problemi. Per installare i pacchetti il comando è:
sudo dpkg -i libnl-*.deb
e ho imparato anche che si può anche bloccare gli aggiornamenti per questi pacchetti fino a che il problema non verrà risolto, potenza del gestore dei pacchetti di Ubuntu:
sudo apt-mark hold libnl-3-200 libnl-genl-3-200 libnl-route-3-200
per sbloccare:
sudo apt-mark auto libnl-3-200 libnl-genl-3-200 libnl-route-3-200

Problema risolto, adesso funziona.