venerdì 8 luglio 2022

domenica 3 luglio 2022

195 Carbon bomb

 


Tratto da un articolo del Guardian (Regno Unito) di Damian Carrington e Matthew Taylor pubblicato sul Internazionale Rivista n. 1466.anno 29. La foto è da un tweet di
@GassmanGassmann

 Le aziende dei combustibili fossili hanno già approvato enormi progetti per lo sfruttamento di nuovi giacimenti, che porteranno l'aumento delle temperature globali oltre tutti i limiti fissati dagli accordi internazionali.

I dettagli dei progetti in corso non sono facilmente accessibili, ma un'inchiesta pubblicata dal Guardian rivela che i piani di espansione a breve termine dell'industria dei combustibili fossili prevedono il lancio di una serie di progetti che produrranno una quantità di gas serra equivalente a dieci anni di emissione di anidride carbonica della Cina, la più grande inquinatrice del mondo. Tra questi piani ci sono 195 bombe climatiche, ognuna delle quali comporterebbe l'emissione di almeno un miliardo di tonnellate di anidride carbonica nell'arco della loro vita, per un totale equivalente più o meno a 18 anni delle attuali emissioni mondiali.

Negli ultimi dieci anni l'espressione carbon bomb è stata spesso usata per descrivere grandi progetti legati ai combustibili fossili. 

A febbraio, quando ha presentato i ricavi trimestrali della Bp, il direttore finanziario Murray Auchincloss ha spiegato: "E' possibile che stiamo accumulando più soldi di quanti ne potremo spendere. Per il momento voglio essere prudente e gestire l'azienda come se il prezzo del petrolio fosse quaranta dollari al barile. Ovviamente , tutto quello che arriva in più per noi è un bene". In quel momento il prezzo del petrolio era sopra i 90 dollari al barile, oggi sfiora i 120 dollari. Il settore petrolifero sguazza nella liquidità. (...) Ma i piani d'investimento delle grandi compagnie petrolifere sono in netto contrasto con l'obietttivo di fermare la crisi climatica.